Oggi

«LO INCURIOSIV­A IL MODO DI VIVERE DEI NOBILI»

AMICI... DI RADIO

-

nobile, bellissima e ricchissim­a, con occhi verdi magnetici, che incontrò alla fine degli anni Sessanta. Con questa ragazza aveva avuto una appassiona­ta love story. Si trattava della sorella di Dario, Patrizia De Blanck. Da sempre Patrizia fa parte del jet set internazio­nale. La sua villa di Montecarlo era frequentat­a da Churchill e Chagall. Nella sua biografia A letto col diavolo, scritta con Matilde Amorosi, Patrizia parlò di alcuni dei suoi amori: Alfonso di Borbone, Warren Beatty, Yves Montand, Mohamed Al Fayed, Walter Chiari, Raul Gardini e Farouk Chourbagi, un miliardari­o egiziano che, a Roma, fu ucciso per gelosia dalla sua ex amante Bebawi, che aveva lasciato proprio per la contessa. Nel suo libro, Patrizia accennò anche alla love story con mio zio Albertone, ma senza entrare nei dettagli. Dato che nessuno, a eccezione di alcuni noi parenti, conosce la vita privata di Alberto, ho chiesto a Patrizia di svelarla in esclusiva per Oggi. Patrizia, come fu il tuo primo incontro con Alberto? «Ci incontramm­o per la prima volta alla fine degli anni Sessanta nella villa di Dino De Laurentiis a Cap-Ferrat, dove lui mi fece una corte serrata. Poi ci rivedemmo a Londra. Fu molto A sinistra, Patrizia da bimba con la madre Lloyd Dario (nobile veneziana), il padre cubano Guillermo De Blanck e il fratello Dario. Sopra: a sinistra, Patrizia a 25 anni; a destra, col principe Carlo Giovannell­i, scomparso da poco. Dice la De Blanck: «Sordi era attratto dai nobili. Sognava di sedurre la Regina Elisabetta». galante, ci prendemmo qualcosa da bere, parlammo tanto di Roma, di Londra…». E poi… «Mi accompagnò in camera e in corridoio mi saltò quasi addosso. Non mi aspettavo un approccio così irruento. Ricordo che rimasi perplessa. Aveva un modo di baciare molto passionale. Quante risate che mi sono fatta con Alberto, mi faceva ridere pure a letto. Anzi, proprio a causa delle risate una volta siamo caduti sulla moquette». Come era l’Alberto seduttore? «A letto aveva poca fantasia, era

Patrizia con Igor Righetti, 47, nipote di Sordi e autore di questa intervista. I due hanno fatto coppia su Radio 1.

molto tradiziona­lista, non amava sperimenta­re. Una sera ordinai lo champagne sperando che le bollicine potessero aiutarlo nella fantasia. Poi gli dissi che doveva togliersi il vizio di portare i pantaloni ad altezza ombelicale come faceva sempre lui. Lo trovavo antierotic­o. Gli dissi che non aveva il pannolone per incontinen­ti e che quindi doveva portare i calzoni sui fianchi. Riconosco che fosse un bell’uomo, ma non era proprio il mio tipo. Lui puntava sulla simpatia: fu quella a colpirmi. Mi svelò che in genere preferiva donne importanti, più grandi di lui e dominanti. A differenza della maggior parte degli uomini, per lui il sesso non era un’esigenza primaria in quanto poteva distrarlo dalla sua carriera». Alberto amava frequentar­e i potenti e la nobiltà… «Era incuriosit­o dal nostro modo di vivere e di pensare. Mi raccontò che il suo sogno era quello di avere una storia con la regina Elisabetta». A mio padre, Alberto rivelò che tu lo colpisti per la bellezza, l’ironia e la franchezza. Che cosa, invece, ti piaceva di lui? «La sua curiosità, la sua ironia sagace e a volte spietata, la sua grande sensi-

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy