IL RACCONTO DI UNA SCRITTRICE ISPIRATO A UN FATTO DI CRONACA C’è un’altra verità nell’omicidio del piccolo Loris?
LA MAMMA SICILIANA NEGA DI AVER UCCISO IL SUO BAMBINO. I GIUDICI PERÒ NON LE HANNO CREDUTO. MARIA VENTURI IMMAGINA UNA STORIA SIMILE ALLA SUA, CON UN FINALE DIVERSO. E SULL’ACCADUTO DICE: «PROVO DUBBI E PIETÀ»
Immagino che un produttore mi chieda il soggetto per una fiction liberamente tratta da un episodio di cronaca nera. Mi dà delle indicazioni di massima: deve trattarsi di un omicidio che per mesi sia stato seguito da stampa e tv, cosa che rende verosimili tutti i riferimenti casuali. La protagonista ideale è una donna coinvolta nell’omicidio del figlioletto, molto giovane e molto infelice.
LA PROTAGONISTA È “INVISIBILE”
Trattandosi di una fiction rivolta a un pubblico generalista, il produttore suggerisce di inserire nelle trame temi di sicuro coinvolgimento quali cattivi genitori, tradimenti, matrimoni falliti e ( personaggio irrinunciabile) una perfida sorella grondante antipatia. Ed eccomi al lavoro. La protagonista si chiama Jessica. Santa Croce Camerina (Ragusa). Sopra a sinistra, il cartello «Vendesi» (indicato dalla freccia), appeso al balcone di casa Stival: appare alle spalle di una vicina, È una bambina indesiderata, tant’è che la sorella insinua essere nata da un’infedeltà della madre. Mi fa gioco immaginare che Jessica non sia oggetto di grandi premure e amore e che tra i genitori non regni molta armonia: infatti dopo qualche anno si separano e Jessica viene incolpata di avere causato il fallimento coniugale sparlando al padre della mamma. Verità o bugie? Qui resto in una foto scattata dopo l’omicidio; sopra a destra, Veronica Panarello, 27, in stato di arresto, durante un sopralluogo con la Polizia in casa sua: turbata, piange.