Oggi

LA SVOLTA DI NOEMI « Ho fatto pace con me stessa, e con i miei chili di troppo »

LA ROSSA LANCIATA DA X FACTOR È L’ICONA DI UNA FEMMINILIT­À “NORMALE”. «FINALMENTE MI PIACCIO»

- Di Erika Riggi

La guerra è finita. È così vero che oggi riesco persino a guardarmi in fotografia: mi guardo e mi piaccio». Noemi lo dice, ne sorride, lo canta (nel suo nuovo singolo, Amen): «Ho messo l’anima in pace perché è stata in guerra per troppo tempo». La rossa dell’ultima generazion­e della musica italiana - come Fiorella Mannoia, di cui è considerat­a erede, lo è della precedente - è inconfondi­bile per la voce ruvida e la risata esplosiva, ma anche per le forme morbide, portate con disinvoltu­ra grazie a un carattere che, al contrario, è d’acciaio. Caratteris­tiche che sono valse alla romana Veronica Scopelliti (questo il suo vero nome) il successo in tv, da X Factor a The Voice, a Sanremo, gli applausi dei grandi che per lei hanno scritto canzoni (da Marco Masini a Ivano Fossati) e, ora, anche il ruolo di testimonia­l per Fiorella Rubino, marchio curvy del Gruppo Miroglio. Era Vasco Rossi che scrisse, affinché lei lo cantasse (in

«Sono qui che guardo,

perdere): Vuoto a

che mi guardo crescere, la mia cellulite, le mie nuove consapevol­ezze». Era il 2011, qualcosa è cambiato? «Vasco, con quel verso, mi ha appeso al muro. All’inizio ero disturbata. Ma lui mi assicurò che, nella sua vita, di cellulite non ne aveva mai vista: “Solo dei gran bei culi”. Oggi penso al mio corpo come al letto di un fiume dove tutto si sedimenta: lotto per essere unica, non per rientrare nei canoni di una bellezza stereotipa­ta, che è all’opposto della personalit­à». L’ossessione per quel tipo di bellezza sopravvive, nonostante le collezioni moda dedicate alle donne normali e l’approdo delle taglie 46

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