LA SVOLTA DI NOEMI « Ho fatto pace con me stessa, e con i miei chili di troppo »
LA ROSSA LANCIATA DA X FACTOR È L’ICONA DI UNA FEMMINILITÀ “NORMALE”. «FINALMENTE MI PIACCIO»
La guerra è finita. È così vero che oggi riesco persino a guardarmi in fotografia: mi guardo e mi piaccio». Noemi lo dice, ne sorride, lo canta (nel suo nuovo singolo, Amen): «Ho messo l’anima in pace perché è stata in guerra per troppo tempo». La rossa dell’ultima generazione della musica italiana - come Fiorella Mannoia, di cui è considerata erede, lo è della precedente - è inconfondibile per la voce ruvida e la risata esplosiva, ma anche per le forme morbide, portate con disinvoltura grazie a un carattere che, al contrario, è d’acciaio. Caratteristiche che sono valse alla romana Veronica Scopelliti (questo il suo vero nome) il successo in tv, da X Factor a The Voice, a Sanremo, gli applausi dei grandi che per lei hanno scritto canzoni (da Marco Masini a Ivano Fossati) e, ora, anche il ruolo di testimonial per Fiorella Rubino, marchio curvy del Gruppo Miroglio. Era Vasco Rossi che scrisse, affinché lei lo cantasse (in
«Sono qui che guardo,
perdere): Vuoto a
che mi guardo crescere, la mia cellulite, le mie nuove consapevolezze». Era il 2011, qualcosa è cambiato? «Vasco, con quel verso, mi ha appeso al muro. All’inizio ero disturbata. Ma lui mi assicurò che, nella sua vita, di cellulite non ne aveva mai vista: “Solo dei gran bei culi”. Oggi penso al mio corpo come al letto di un fiume dove tutto si sedimenta: lotto per essere unica, non per rientrare nei canoni di una bellezza stereotipata, che è all’opposto della personalità». L’ossessione per quel tipo di bellezza sopravvive, nonostante le collezioni moda dedicate alle donne normali e l’approdo delle taglie 46