SIGNIFICA CHE IN TRASMISSIONE SONO EQUIDISTANTE
Stato Santoro è CON MILKA AI SUOI PIEDI
spiegare loro cose, anche difficili, in modo accessibile ma non banale. Per me è stato un cambiamento radicale, perché vengo dal giornalismo economico, tecnico, molto diverso da quello che faccio oggi». Non le manca? «È rimasto nel mio approccio al lavoro, nella mania dell’accuratezza, del dato, dell’approfondimento». Quindi non è vero che il
è morto, come dicono tutti? «Se fosse vero, io che ne faccio uno in diretta ogni giorno dovrei essere sepolta. È più corretto dire che è morto un certo tipo di talk, quello iperteatrale e iperstrutturato, in cui la politica è stata fagocitata al punto da trasformare i politici stessi in personaggi della commedia dell’arte, ciascuno con una parte da recitare. Basta pensare al tipo di talk - e qui Michele Santoro è stato maestro - in cui c’era una tesi iniziale e una puntata intera per dimostrarla. Il talk che facciamo all’Aria che tira è leggero, destrutturato, prende la forma in base al flusso di quel che accade mentre andiamo in onda».
show
Titolo: «La Merlino è l’anti- Santoro». «Non esageriamo, Santoro ha fatto la storia di questo mestiere. Forse è più giusto dire che noi, nella nostra formula, ci siamo nutriti della destrutturazione delle notizie: saltelliamo da una cosa all’altra, mettiamo insieme cose apparentemente molto Senza dimenticare una cosa che mi ha insegnato Giovanni Minoli anni fa, e cioè che la tv gradevole da guardare. Per quello infarcisco le puntate con
talk
15 servizi, ho riempito lo studio di schermi e col regista Ermanno Corbella lavoriamo costantemente su luci e inquadrature. Poi, certo, la riuscita non dipende solo da quello». E da che cosa dipende? «Dalla consuetudine: puoi essere il giornalista più bravo del mondo ma se non hai empatia, fisicità, senso dei tempi, la tv non la saprai mai fare. La televisione ha delle specificità che non sono direttamente connesse con l’essere bravi giornalisti». elettori grillini hanno lanciato
un boicot-
on line Roma. Nel salotto di casa, Myrta ha la cagnolina Milka ai suoi piedi.
«DICONO CHE SONO BERLUSCONIANA, RENZIANA O GRILLINA: »
taggio della trasmissione e dei suoi sponsor ( Vileda e Findus) dopo una puntata considerata “anti- Cinquestelle”. Avete fatto pace? «La violenza di quel boicottaggio mi ha impressionata non per l’attacco in sé ma perché erano insulti da stadio, indipendenti dal merito della questione. Se andate sui social network, noterete che, a seconda della puntata, mi si dà della berlusconiana, della renziana, della grillina. Trovo sia un dato positivo, significa che sono equidistante. Sto molto attenta a non lasciare mai che le mie idee influiscano sul racconto che facciamo ogni giorno di quel che accade, che deve essere più ampio e fluido possibile. Ho una redazione di professionisti che lavora 24 ore al giorno con passione e 26 inviati in giro per il Paese e ogni giorno ognuno porta il suo pezzetto d’Italia, figuriamoci se prendo le parti di qualcuno».