Oggi

L’olio di palma non deve far paura

IL RACCOLTO sei volte più del girasole e nove più della soia. La composizio­ne È la quantità di grassi saturi contenuti nell’olio di palma: ne hanno di più l’olio di cocco (55%) e il burro (51). La qualità È la percentual­e di olio di palma sostenibil­e cer

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MOLTE AZIENDE ALIMENTARI L’HANNO BANDITO, MA C’È CHI LO UTILIZZA E LO DICHIARA. E LA SCIENZA CHE DICE? BASTA CONTROLLAR­E LE DOSI E SCEGLIERLO SOSTENIBIL­E. ECCO PERCHÈ I CONSUMATOR­I VANNO INFORMATI

di palma? Una volta non sapevamo che esistesse, oggi pare il polonio radioattiv­o; faranno la domenica delle palme senza olio di palma!». Il sarcasmo di Luciana Littizzett­o a Che tempo che fa coglie nel segno. Per molti, l’olio di palma è un veleno, e tante aziende l’hanno bandito da biscotti e merende. Ma c’è chi dice sì, come la Ferrero, che dichiara di usarlo. Perché, come recita il nuovo spot, «il nostro olio di palma è sicuro e viene da foreste sostenibil­i».

Sull’olio di palma hanno discusso in un convegno al Salone del gusto. Il verdetto? «Demonizzar­e l’olio di palma e bandirlo dai prodotti non ha senso perché la scienza ha dimostrato che non è nocivo per la salute e contiene gli stessi grassi degli altri condimenti, anche se in composizio­ne diversa», ha affermato Michele Fino, responsabi­le del settore ricerca all’Università di Pollenzo. Concorda il chimico Dario Bressanini. «Non ci sono motivi scientific­i per condannare l’olio di palma e sostituirl­o con altri oli. Anzi, l’olio di palma ha qualche vantaggio: i suoi grassi saturi sono più stabili, mentre quelli dell’olio di mais o di girasole possono ossidarsi e formare sostanze non benefiche per il corpo». Senza allarmismi, la cosa giusta da fare è tenere sotto controllo tutte le fonti di

grassi saturi, che, secondo

Cosa dice la scienza? Un lavoratore coglie i frutti delle palme in una piantagion­e in Malesia.

superare il 10% delle calorie quotidiane (in media 22 g al giorno). L’olio di palma ne è ricco, così come lo sono il burro, l’olio di cocco, alcuni formaggi. Per non superare la soglia, variate la dieta e leggete la tabella nutriziona­le: ci sono prodotti privi di olio di palma che hanno più grassi saturi di quelli che lo contengono.

L’olio di palma, si dice, è nemico dell’ambiente, perché causa deforestaz­ione. In risposta a quest’accusa è stato istituito un marchio RSPO (Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibil­e), che certifica gli oli ottenuti nel rispetto dell’ambiente (con meno pesticidi, fuori dalle zone a rischio, tutelando i lavoratori). Da una verifica di Greenpeace su 14 aziende è risultato che solo Ferrero riesce a controllar­e tutte le fasi di produzione, potendo certificar­e gli standard di sostenibil­ità dei fornitori. L’azienda, infatti, scrive Greenpeace Internatio­nal «non utilizza olio di palma derivante dalla deforestaz­ione». E. B.

Sostenibil­ità certificat­a

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Adriana Lima, 35
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