INTORNO A LUI UN CAROSELLO DI DONNE BELLISSIME
Il nipote di Gianni Agnelli è sempre apparso in pubblico accompagnato da donne bellissime. Sopra a sinistra, con la lontana cugina Bianca Brandolini d’Adda, 29, forse il legame più importante. Sopra, al
Questo non è stato ancora chiarito. È certo, però, che l’amico in questione sia assai vicino alla famiglia Agnelli.
L’INTERVENTO DEL FRATELLO JOHN
Sarebbe stato John Elkann a chiamare gli avvocati americani del gruppo, che, pare, a loro volta informano le forze dell’ordine. I poliziotti alle 5.50 di domenica mattina arrestano Lapo, contestandogli il reato di falsa denuncia per aver simulato un sequestro. La domanda è: perché John ha autorizzato l’intervento della Polizia, e l’inevitabile pubblicità negativa che ne sarebbe derivata, invece di gestire il problema con discrezione? Le interpretazioni sono di segno completamente diverso. C’è chi è sicuro che sia stato un modo per dare una tra i due; e chi, invece, sostiene che era una scelta obbligata, l’unica capace di troncare sul nascere ricatti e strascichi. In queste ore un pool di hanno consigliato a Lapo di non lasciare gli Stati Uniti fino al 25 gennaio, giorno in cui dovrà comparire davanti a un giudice. Lapo dovrebbe essersi rifugiato a Miami, lontano da stampa e curiosi. Tre sono le possibili linee di difesa: 1) puntare sulla momentanea incapacità di intendere e di volere di Lapo, ma nello Stato di New York, se la perdita della capacità di intendere e di volere è stata provocata volontariamente non viene considerata un’attenuante; 2) chiarire ruolo e responsabilità del misterioso amico che ha dato l’allarme; 3) definire esattamente il ruolo della escort. L’avvocato Cristina Zanardi, che si divide tra il suo studio bolognese e quello negli Stati Uniti, spiega: «L’accusa attuale non è grave, viene considerata un misdemeanor, ossia una
contravvenzione, e la pena mas- Cristina Zanardi, il legale che abbiamo consultato.
centro, Lapo è con l’attrice cinese Zhu Zhu, 32, con cui ha avuto un breve flirt. Sopra, a destra, eccolo con la sua ultima fiamma, la modella Shermine Shahrivar, 34, a Portofino, la scorsa estate.
far modificare, o addirittura cadere le accuse. Nel caso l’imputazione resti in piedi, Lapo Elkann dovrà decidere se dichiararsi colpevole e chiudere il procedimento, oppure non colpevole e sostenere un vero processo».
IL VELENO DEL «NEW YORK TIMES»
Sabato 3 dicembre il New York Times, il più prestigioso e influente quotidiano americano, ha pubblicato un lungo, velenoso, articolo. Tutta la vicenda viene definita come qualcosa di simile a un soggetto cinematografico a metà strada tra i balordi di Scorsese e le suggestioni felliniane. Lapo viene definito un «azzimato 39enne» sospettato di aver fatto uso eccessivo di stupefacenti e alcol, e un funzionario di Polizia intervistato dal giornale racconta che quello del falso rapimento «non era certo un piano ben congegnato e, infatti, è subito crollato». Nel mandato di arresto, Lapo Elkann viene testualmente descritto come un «uomo con capelli ricci grigi e pelle macchiata». «Di sicuro il ritratto peggiore mai fatto per un bon vivant considerato in Italia una sorta di principe», maramaldeggia il New York Times. Esattamente la pubblicità che la Fiat Chrysler avrebbe voluto a ogni costo evitare.