E VIDEO PRIMA DELLA PARTENZA: I GIOCATORI ERANO MOLTO ALLEGRI
Sopra: a sinistra, un’immagine di gruppo che i giocatori hanno postato prima della partenza; a destra, dall’alto, il frame di un video e un che ritrae due
on line selfie era in bancarotta e l’aeroporto si rifiutava di fargli credito. Così organizzò una colletta tra i passeggeri». Sul tema carburante la normativa è rigida per tutti, rilancia il comandante Marcello Bernabucci, direttore del Dipartimento tecnico Anpac (associazione di piloti), alla guida di un Boeing 777 per le tratte intercontinentali con 20 mila ore di volo: «Oltre al carburante necessario a coprire il tragitto, ci sono più “riserve”. Ce n’è una per quando capita di dover attendere in volo l’ok all’atterraggio, garantisce almeno 30 minuti. Un’altra consente all’aereo in fase di avvicinamento alla pista di riprendere quota, e di raggiungere un aeroporto vicino stabilito prima della partenza. E poi c’è il cosiddetto “minimo garantito” che consente ancora un bel po’ di autonomia. Il carico di carburante è stabilito dal piano di volo, ma viene verificato dal comandante e dal suo equipaggio, che possono integrarlo in base al meteo, o al traffico previsto all’aeroporto di destinazione».
L’AUTONOMIA DEL PILOTA
Al centro del mistero dell’incidente in Colombia c’è il pilota Miguel Quiro-
dei giocatori sopravissuti: il portiere Danilo (vedi box nella pagina precedente) e il terzino Alan Ruschel. Salvo anche il secondo portiere Jackson Follmann.
ga: 54 anni, esperienza decennale alla Qatar Airways, unico pilota in Bolivia a saper pilotare persino i giganteschi Airbus 380. Per motivi ancora da chiarire, avrebbe deciso in autonomia di “saltare” uno scalo dove avrebbe dovuto rifornirsi. Possibile? «Ci sono tantissime variabili in volo, e il tempo per stabilire cosa fare è scarso», spiega Bernabucci. Quindi il pilota deve poter decidere da solo, in base alla sua esperienza. Ma un incidente non dipende mai da un solo errore. È frutto di una catena di eventi, dai problemi tecnici al maltempo. Oltretutto, Quiroga avrebbe lanciato l’allarme all’aeroporto di Medellin quando c’era già un altro aereo che stava effettuando un atterraggio per emergenza carburante e questo ha comportato minuti di atte- sa che potrebbero essere stati fatali». In tutte le cose, esiste l’imponderabile. «Ma in assoluto l’aereo è più sicuro della bicicletta», dice Bernabucci.
IL FOGLIO DI EMERGENZA
All’impatto sono sopravvissute sei persone: tre giocatori, un giornalista, una hostess e il tecnico di bordo, Erwin Tumiri. «Io ho applicato alla lettera le procedure di sicurezza», ha raccontato Tumiri a Radio Caracol, «ho messo la mia valigia tra le ginocchia per assumere la posizione fetale raccomandata in caso di incidente. E così mi sono salvato». Davvero le istruzioni di emergenza possono salvare delle vite? «La posizione fetale consigliata sui foglietti aiuta a smaltire l’energia dell’impatto», assicura Bernabucci. «Anche se si è troppo alti o “ingombranti” per accucciarsi del tutto, già essere protesi in avanti aiuta». Sembra comunque un miracolo che se la siano cavata. «Senza carburante l’aereo sarà sceso a motore spento e quindi a velocità ridotta. E il pilota avrà cercato di fare una manovra che limitasse il più possibile i danni, cercando fino all’ultimo di fare qualcosa di positivo».