Oggi

Pino Daniele

«LA SUA MORTE IMPROVVISA CI HA DIVISI SENZA DARCI LA POSSIBILIT­À DI CHIARIRCI», DICE FABIOLA SCIABARRAS­I. «MA ADESSO È PIÙ PRESENTE CHE MAI». ECCO IL SUO RACCONTO STRUGGENTE

- di Cristina Rogledi

Il ricordo della moglie Fabiola

Su uno striscione che arriva sino a lassù, in cielo, a Pino scriverei solo: “Perché ci hai lasciato?”». Fabiola Sciabarras­i è la donna che ha vissuto 23 anni accanto a Pino Daniele, è stata sua moglie, amica e musa. A lei sono dedicate molte delle sue canzoni più belle. «La prima fu Occhi blu non mi mollare. La scrisse nel 1992. Dopo esserci conosciuti a una cena, a casa di Massimo Troisi, per un anno ci frequentam­mo come amici. E Pino insisteva: “L’ho composta per te”. Io lo prendevo in giro: “Ma io ho gli occhi verdi!”». E lui: «Ma lo sai che sono daltonico”. Poi sono arrivati gli altri brani dedicati a lei, almeno una ventina: Io per lei, Amore senza fine, Che male c’è, L’immenso, Senza e te, Dubbi non ho, un’ininterrot­ta dichiarazi­one d’amore. Il 20, 21 e 22 marzo esce nelle sale italiane Pino Daniele - Il tempo resterà, il docufilm di Giorgio Verdelli, uno straordina­rio omaggio all’artista partenopeo con immagini inedite, dietro le quinte, testimonia­nze artistiche e foto di repertorio. Un viaggio attraverso la vita e la musica di Pino Daniele e i

ricordi dei grandi artisti e degli amici che con lui hanno costruito la leggenda che era e che continua a essere. Il film esce a circa due anni dalla scomparsa del grande artista che il 19 marzo avrebbe compiuto 62 anni. A sua moglie Fabiola, che in questi anni ha scelto pressoché il silenzio, abbiamo chiesto di raccontarc­i, nei panni della spettatric­e d’eccezione, cosa rievoca in lei questo toccante flusso di ricordi e di emozioni. «Ho visto il film insieme alle mie figlie Sara e Sofia. È stato un impatto forte per noi. Io finora ho evitato qualsiasi cosa dal sapore “commemorat­ivo” perché mi obbliga ad ammettere che è successo qualcosa, ma stavolta non potevo mancare. E poi da un po’ di tempo ho deciso di smettere di stare male. Io e Pino nello spazio di 15 mesi ci siamo separati e persi per sempre, è stato uno choc. Dopo aver toccato il fondo, finalmente mi sento rafforzata. Mi aiuta anche la presenza di Pino perché lo sento vicino a noi. Credo che lui supervisio­ni un po’ tutto dall’alto. O, comunque, mi piace pensare così».

«IO E PINO NELLO SPAZIO DI 15 MESI CI SIAMO ALLONTANAT­I E PERSI PER SEMPRE, È STATO UNO CHOC»

Che cosa l’ha emozionata di questo bel ritratto? «Verdelli è stato coraggioso: il suo lavoro non è una biografia perché non basterebbe­ro dieci ore di film, è un omaggio al Pino napoletano e all’amore tra lui e la sua città. Mi ha colpito sentire con quale forza dirompente Pino è ancora presente nelle nostre vite. La sua musica lo ha reso eterno, immortale. E ora che finalmente riesco di nuovo ad ascoltare le sue canzoni,

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