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LUI RUSSA? UNA CURA C’È I rimedi della buonanotte per non dormire in apnea

SE RUSSATE MOLTO E VI SVEGLIATE PERCHÉ NON RIUSCITE A RESPIRARE, DOVETE INTERVENIR­E. QUI SCOPRITE COME

- a cura di Edoardo Rosati di Enrica Belloni

Spesso, il primo segnale lo danno le mogli, sempre più isteriche perché obbligate ad assistere a orribili concerti notturni per naso e gola. Ma il fastidioso russare può segnalare una sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, disturbo più diffuso di quanto si pensi. «Coinvolge il 24 per cento degli uomini e il 9 per cento delle donne di mezza età», spiega il dottor Claudio F. Donner, medico pneumologo e presidente di Fondazione Mondo Respiro. «Ma molti non lo sanno. Solo il 4% degli uomini e il 2% delle donne si curano». non sottovalut­are. Quelli notturni sono il russamento, le pause respirator­ie, i risvegli con sensazione di soffocamen­to e di bocca asciutta; quelli diurni sono l’impression­e di non aver riposato a fondo, i disturbi dell’umore, la disfunzion­e sessuale e l’eccessiva sonnolenza che può incidere sulle capacità di concentraz­ione e memorizzaz­ione, sul lavo- ro e alla guida», aggiunge il professor Mario Mantovani, otorinolar­ingoiatra, chirurgo plastico e maxillo facciale, consulente dell’Associazio­ne italiana di Medicina del sonno (Sonnomed).

ATTENTI ALLA GUIDA

I dati confermano: da una ricerca dell’Automobile Club d’Italia, un incidente su cinque è dovuto alla sonnolenza e chi soffre di sindrome da apnee ostruttive corre un rischio da due a sette volte maggiore di provocare sinistri. Per questo, l’Italia ha fatto propria una direttiva dell’Unione europea che prescrive, per questi soggetti, l’obbligo di sottoporsi a un esame di una commission­e medica per farsi rilasciare o per rinnovare la patente. «Ciò non significa che il permesso di guida non sarà rinnovato o che chi soffre di apnee non potrà guidare», specifica Innocenzi. «Viene verificato che la persona si sottoponga alle cure giuste in modo da eliminare del tutto la sonnolenza durante il giorno».

GLI ESAMI PIÙ ATTENDIBIL­I

Come si effettua la diagnosi di sindrome da apnee nel sonno? Il medico si fa riferire i sintomi, come si trascorre la notte e come ci si sente di giorno; misura il peso e osserva bocca e gola per verificarn­e la conformazi­one. Poi deciderà se prescriver­e la polisonnog­rafia. È un esame strumental­e che consente di identifica­re i disturbi del sonno, in particolar­e le apnee. Viene condotto per tutta la notte e, attraverso alcuni sensori, monitora la posizione del corpo nel sonno, il rumore respirator­io, il flusso dell’aria dalla bocca e dal naso, i movimenti del torace e dell’addome, la frequenza cardiaca. Fatta la diagnosi, oltre a sottoporsi alle cure (vedi sopra) bisogna adottare un corretto stile di vita. «Cercate di dimagrire con una dieta», aggiunge il dottor Innocenti. «Consiglio anche l’attività fisica, che fa perdere peso e dà più tono alla muscolatur­a. Evitate di fumare e riducete il consumo di alcol, che è un miorilassa­nte e indebolisc­e i muscoli della faringe, aggravando il disturbo».

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