Melania Trump
LEI È RIMASTA A NEW YORK CON LA SCUSA DELLA SCUOLA DEL FIGLIO. MA ANCHE QUANDO RAGGIUNGE IL MARITO A WASHINGTON O IN FLORIDA, I LORO LETTI RIMANGONO LONTANI
È già stufa del suo Donald di Mauro Suttora
Nella scuola privata del figlio Barron, sulla 93esima Strada dell’Upper West Side di Manhattan, non li possono più sopportare: «Non vediamo l’ora che se ne vadano fra due mesi, alla fine dell’anno scolastico». La First Lady Melania Trump non è molto amata a New York, dove ha deciso di rimanere fino a giugno, quando traslocherà per seguire nella capitale il marito eletto presidente.
SOLO UNA VOLTA IN UNA FOTO UFFICIALE
Nel quartiere della scuola del figlio, Trump ha avuto solo il 10% dei voti a novembre. In più i genitori dei compagni di classe sono infastiditi dalla sorveglianza asfissiante dei servizi segreti sull’edificio: «L’ultima volta che lei è venuta qui per parlare con i professori, hanno chiuso gli ascensori per un’ora». E fare le scale a piedi dopo aver pagato 45 mila dollari all’anno per i loro pargoli sembra troppo per questi democratici newyorkesi che detestano i repubblicani. Ma Melania non è ansiosa di riunirsi al marito nella Casa Bianca. Anzi. «Non dormono più insieme, lei non lo sopporta», ha rivelato il settimanale US Weekly. In effetti, scorrendo il calendario in questi primi due mesi e mezzo di presidenza, sono rare le occasioni in cui Melania si è palesata alla Casa Bianca. È scesa a Washington per il discorso di suo marito davanti alle Camere riunite. L’unica foto ufficiale con politici stranieri è quella col premier giapponese e la moglie. Per il resto, se nei fine settimana Melania lascia New York, è per andare in Florida, nella residenza di Mar-a-Lago dove anche a Donald piace fuggire dai rigori invernali.
«NON AMA I RIFLETTORI, SI SENTE INADEGUATA»
«Melania sta lottando con la realtà del suo nuovo ruolo, che non le piace per nulla», rivela una persona che la conosce bene. «Il suo sogno era una vita tranquilla, non la carriera politica di Donald che la costringe a stare sempre sotto i riflettori. Si sente inadeguata». Barron ha compiuto 11 anni il 20 marzo. È altissimo, per la sua età, e certe sue goffaggini hanno addirittura
fatto bisbigliare di autismo. Mamma Melania ha già scelto la scuola media in cui andrà a Washington. Ma quando sarà lì, probabilmente rimpiangerà la sua vita attuale, trincerata nel lusso dei tre piani di attico in cima alla Trump Tower. Sotto, davanti all’entrata, per paura di tir suicidi, sono parcheggiati in permanenza tre camion carichi di sabbia. Niente, in confronto alle precauzioni di sicurezza cui dovrà sottomettersi a Washington. L’appartamento presidenziale alla Casa Bianca dispone di quattro spaziose camere da letto. I bene informati sussurrano che Donald e Melania finora hanno dormito nella stessa stanza, ma in letti separati. Per la verità, la Casa Bianca non è mai stata un incentivo per l’intimità coniugale. Tutti i presidenti americani dopo gli Anni 20 ( Roosevelt, Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon) hanno dormito separati dalla moglie, fino a Gerald Ford (1974-76). Jimmy Carter ha scritto nella propria autobiografia che lui e la sua signora Rosalynn, che allora avevano 50 anni, facevano l’amore solo una volta all’anno, la notte di Capodanno. E le cose non sono migliorate con i Reagan, i Bush e i Clinton. Soltanto gli Obama sembravano aver ripristinato una certa consuetudine.
MA QUASI TUTTI I PRESIDENTI HANNO AVUTO SCARSA INTIMITÀ CON LE MOGLI