Caldo e siccità: cosa ci aspetta?
SI PREVEDE UN’ESTATE CONTEMPERATURE ALTE. MANONSI RAGGIUNGERANNOI RECORDDEL 2003
Quando Oggi sarà in edicola, al centro-nord il gran caldo sarà cessato grazie a temporali pomeridiani (a eccezione di Liguria, basso Piemonte ed Emilia Romagna), mentre al centro-sud durerà almeno fino al 1° luglio. Poi, tra il 3 e il 9 luglio, le precipitazioni dovrebbero raggiungere il medio-basso Adriatico, Umbria, Toscana, Romagna, Bassa Emilia. L’Italia dovrebbe quindi “respirare” con temperature più consone a quelle del periodo, in media intorno ai 30°C e non superiori ai 33°C. Tornando indietro nel tempo, quella del 2003 fu l’estate con il record di caldo (75 giorni su 92 con temperature superori a 34°C) per due fattori: il Niño, cioè l’anomalo surriscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, con conseguenze sull’emisfero Nord, e un’estate preceduta da una lunga siccità di 6-7mesi come quella in atto, e a causa della quale il terreno secco si surriscalda molto di più di un suolo umido, rendendo più calda l’atmosfera circostante. Questa del 2017 non sarà un’estate molto calda perché non è presente il Niño. Ma c’è siccità. E, se nei prossimi 15 giorni le precipitazioni non dovessero essere sufficienti, si può prevedere che in luglio e agosto l’Italia si arroventerà al di sopra della media e bisognerà razionalizzare l’uso non necessario dell’acqua. Non batteremo il 2003 perché non ci saranno due cause concomitanti. Ma dobbiamo augurarci che la siccità termini, altrimenti soffriremo il caldo. Non possiamo dire che finora ci siano state le ondate di caldo e la siccità più intense degli ultimi 50 anni: di sicuro è la siccità più intensa degli ultimi 15, ma tra il 1980 e il 2000 ci furono casi più gravi. Si prevede un caldo estivo simile a quello del 2009 o del 2012.