Oggi

Aimorti si aggiunge un suicidio

Rigopiano: IL CASO

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NEL CROLLO DELL’ALBERGO MORIRONO 29 PERSONE.

EL’ESTREMOGES­TODI UNEXGENERA­LE (NON INDAGATO) HARIACCESO I RIFLETTORI SULDISASTR­O

Sono passati più di 10 mesi dal 18 gennaio 2017, quando, dopo cinque scosse di terremoto, una slavina si staccò dal monte Siella e investì l’hotel Rigopiano, facendo 29 morti. I riflettori si sono riaccesi su questa tragedia dopo il suicidio di Guido Conti, ex generale del Corpo forestale che potrebbe essersi tolto la vita per il peso delle vittime («perché tra i tanti atti, ci sono anche prescrizio­ni a mia firma», ha scritto in una delle tre lettere di addio, nonostante non fosse indagato e i familiari escludano sue responsabi­lità).

All’attivo c’è un filone di inchiesta, aperto per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Ci lavorano il Procurator­e capo di Pescara, Massimilia­no Serpi (che ha sostituito Cristina Tedeschini, colei che aveva aperto il fascicolo), e il sostituto procurator­e Andrea Papalia.

Gli iscritti nel registro degli indagati sono sei: il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di

MILANO PERDE AL SORTEGGIO L’ASSEGNAZIO­NE DELL’AGENZIA EUROPEA PER I MEDICINALI

L’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, non arriverà a Milano, e con lei non arriverann­o un miliardo e 700 milioni di euro di indotto: un tesoro che avrebbe permesso al capoluogo di fare un salto in avanti.

Alla fine l’ha spuntata Amsterdam: dopo che l’ultima votazione si era chiusa con la parità tra la città olandese e quella italiana, è stata la fortuna a scegliere, con un sorteggio.

Nata nel 1995, l’Agenzia vigila sui farmaci commercial­izzati nella Ue. Perdere così un’occasione lascia molti rimpianti, anche perché nelle prime votazioni Milano è sempre risultata la più gettonata, primeggian­do sulle altre candidate, via via eliminate. Il sindaco Giuseppe Sala ha detto che la candidatur­a di Milano, battuta solo dalla sorte, «è servita per prendere coscienza della nostra forza e dei migliorame­nti che ha avuto la città in questi ultimi anni». Poi una critica per il criterio di assegnazio­ne adottato: «È assurdo essere esclusi perché si pesca un bussolotto. Tutto regolare sì, ma normale no».

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