GLI ALTRI FATTI DELLA SETTIMANA
NADIA E FABRIZIO TRANQUILLIZZANO I FAN
Nadia Toffa e Fabrizio Frizzi (foto sopra), i due beniamini del pubblico televisivo che avevano tenuto con il fiato sospeso per le loro condizioni di salute, sono tornati in video rassicurando i fan. Il conduttore romano è di nuovo alla guida dell’Eredità, e durante la Maratona Telethon condotta da Antonella Clerici ha detto: «Stomeglio ma devo ancora combattere». Anche Nadia Toffa, dopo il malore che l’aveva colpita a Trieste, è apparsa in collegamento a Le Iene, per ringraziare il pubblico dell’affetto che le ha dimostrato.
ARRESTATI GLI ASSASSINI DI ANDREA LA ROSA
Il corpodi Andrea LaRosa (foto), l’ex calciatore scomparso il 14 novembre, è stato trovato nel bagagliaio di un’auto guidata daAntoniettaBiancaniello. Lei e suo figlio Raffaele Rullo sono stati arrestati. Avrebbero ucciso La Rosa per un debito di 38 mila euro, che non potevano restituire. Rulloha dettoaimagistrati che l’autore materiale dell’omicidio sarebbe la madre, che non ha risposto aimagistrati.
DUE SORELLE ASSASSINATE PER 200 EURO
Ha confessato GianlucaModica, 30 anni, l’uomo che il giorno di Santa Lucia ha ucciso, nella loro casa di Ramacca (Catania), le sorelle Lucia e Filippa Mogavero, di 70e79 anni, sgozzandole. Modica voleva rapinarle per procurarsi 200 euro, quanto gli serviva per coprire undebitodi droga.
PADRE GRAZIANO: 25 ANNI IN APPELLO
Padre Graziano, il sacerdote accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia, è stato condannato in appello a 25 anni di carcere. In primo grado aveva preso 27 anni.
CANTONE: NON FU ISTIGATA AL SUICIDIO
Tiziana Cantone (foto), la 31enne campana che si suicidò nel 2016 dopo la diffusione dei suoi video hard, non fu istigata al suicidio. Questa la conclusione a cui è giunta, al termine dell’inchiesta, la procura di Napoli.
IN CELLA 4 DONNE DEL CLAN ZAGARIA
La sorella e tre cognate del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria sono state arrestate: secondo la Procura di Napoli erano loro a gestire il patrimonio del boss, in cella e condannato all’ergastolo.