Il cantante recita nella fiction su Versace
NELLA FICTION AMERICANA CHE RICOSTRUISCE LA MORTE DIGIANNI, IL CANTANTE PORTORICANOVESTE I PANNI DEL COMPAGNO. «PER ENTRARE NEL RUOLO HO CERCATO INVANODI CONTATTARE IL VEROANTONIO D’AMICO», RACCONTA. E IN ITALIA È POLEMICA...
LLos Angeles (Stati Uniti), gennaio ontano dai concerti, dalle multiple vittorie al Grammy e dai palcoscenici di Broadway dove ha recitato in Evita e I Miserabili, Ricky Martin debutta in tv il 17 gennaio in America (il 19, alle 21, su Fox Crime, in Italia) nei panni di AntonioD’Amico, amico e partner diGianniVersace per 15 anni fino all’assassinio dello stilista nel luglio 1997. The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story è stato definito dalla famiglia Versace, che in nessun modo ha collaborato alla sceneggiatura e alla realizzazione, «pura fiction». Eppure, verso la serie l’attenzione è massima, sia per il fascino dell’indimenticato maestro di stile, sia perché la sua vita e il suo feroce finale sono un concentrato di emozioni. «Sono emozionato, sì. Ho pianto in maniera isterica quando sono arrivato nella stanza di Gianni e Antonio per girare le mie prime scene», ci aveva detto Ricky Martin sul lungomare di fronte alla villa di Versace, nel maggio scorso.
L’ABBIAMO INCONTRATO QUAND’ERA SUL SET
«Ho appena fatto una passeggiata lungo la spiaggia per riprender fiato», aveva esordito dandoci il benvenuto sul set della serie televisiva prodotta e trasmessa dalla FX e diretta, nel primo episodio, da Ryan Murphy, che ha scelto la star portoricana per interpretare forse la parte
più difficile, quella di Antonio D’Amico. Versace era stato ucciso sulle scale della sua villa con due colpi di pistola al viso da un serial killer ricercato dall’Fbi, Andrew Cunanan. L’omicidio avviene nella prima mezz’ora del primo episodio. Le scene che abbiamo visto girare sono quelle di un traumatizzato Antonio che viene interrogato dalla Polizia. «Ieri abbiamo girato la mia prima vera scena», ci aveva raccontato il cantante portoricano. «Sono arrivato qui alle cinque delmattino e mi sono subito calato nei panni di Antonio. Quando ho letto il copione avevo avvertito molta tristezza e compassione per lui. Quando sono entrato nella sua stanza sono scoppiato a piangere. È stato lui a scoprire il corpo diGianni sui gradini dell’ingresso della villa e lo ha tenuto in grembo fino all’arrivo degli inutili soccorsi». Ricky indossava ancora gli abiti di scena, una tenuta bianca da tennis imbrattata di sangue. «Quell’ultima mattina si salutarono e con il solito “Ciao bello!”; Antonio si stava preparando per una partita di tennis e Gianni era andato a prendere alcune riviste in un’edicola a due isolati di distanza. Venne assassinato al suo rientro proprio davanti al cancello», ci aveva detto Ricky ancora scosso.
«HO FATTO DI TUTTO PER ESSERCI»
Diceva di aver voluto recitare questa parte osservando il method (ilmetodo), quindi rimanendo sempre nei panni del personaggio. Un reale senso di tristezza pervadeva il set, un set molto particolare perché ci si trovava nella
vera villa dove lo stilista viveva quando non era a Milano. È rimasto tutto intatto come l’aveva disegnatoGianni Versace con il suo inconfondibile stile. «Era amatissimo qui a Miami», ci ha raccontato il regista RyanMurphy. «Dopo la sua scomparsa molti artisti, attori e musicisti hanno abbandonato la città». Rickyèmolto amico diEdgar Ramirez, il talentuoso attore venezuelano che interpreta Gianni Versace. «È stato lui a dirmi del progetto e gli ho fatto un sacco di congratulazio- ni perché è una parte che ti segna la carriera. E poi avevo lavorato con Ryan in Glee ( premiata serie tv, ndr) e lo considero un genio. Due settimane dopo ho chiamato Edgar e gli ho detto: “Indovina con chi vado a cena stasera? Sì, col registaRyanMurphy”. Dopo una cena favolosa dove abbiamo parlato dei nostri figli e della musica del momento, alla fine mi ha parlato di questa incredibile storia di Versace e di quanto importante fosse poterla raccontare. Ho posticipato le date di un tour europeo in Spagna e Portogallo per trovare il tempo di partecipare a questa serie». RickyMartin era ragazzino, cantante deiMenudo, quando lo abbiamo incontrato per la prima volta e ha mantenuto il suo spirito colmo di entusiasmo. He wears his heart on the sleeve, è un libro aperto, si dice in inglese. Gentilissimo, premuroso, vuole che tutti si sentano a loro agio.
«ANTONIO E DONATELLA NON ERANO AMICI»
È felicissimo quando gli dicono che puo togliersi i vestiti di scena. Torna dopo pochi minuti indossando una camicia bianca e pulita e pantaloni di lino. «Sono stato ossessionato da questo personaggio», dice anticipando la nostra domanda. «Ho cercato di contattare Antonio e mi hanno detto di sì e poi no, ma capisco benissimo la sua posizione. Ryan e la produzionemi hanno dato tantomateriale per capire esattamnete la storia. Ho fiducia di poter fare giustizia su quello che Antonio ha vissuto. Ci sono alti e bassi nel suo personaggio. C’è molta tristezza. C’è molta incertezza, ma allo stesso tempo abbiamo l’amore e il profondo legame tra lui e Gianni, qualcosa di veramente magico». Penelope Cruz interpreta Donatella, con la stessa tonalità vocale e camminata della famosa sorella di Gianni. «Con Penelope siamomolto amici, cosa che non esisteva tra Antonio e Donatella Versace. Domani giriamo l’arrivo di Donatella a Miami, con un aereo privato, lo stesso giorno dell’assassinio. Chissà se Penelope arriva già come Donatella o se mi sorprenderà con un “Hola Ricky, che pasa?” (“Ciao Ricky, come stai?”, ndr)».
LA FAMIGLIA DELLO STILISTA HA DEFINITO LA STORIA CHE VEDREMO INTV «PURA FICTION»