Oggi

Quali disagi esprimono i ragazzi delle baby gang?

- RISPONDE Maria Rita Parsi psicoterap­euta

IN POCHI GIORNI SI SONO CONTATE DIVERSE AGGRESSION­I CONTRO COETANEI

Il fenomeno delle baby gang non è un fenomeno nuovo. Né legato solo alle periferie o agli abitanti delle zone più povere e degradate. Infatti le baby gang sono sia la cartina di tornasole delle difficoltà e della mancanza di strumenti di intervento culturale, sociale e spirituale nei quali si dibattono le famiglie e la scuola, sia l’espression­e delle gravi carenze e dei danni affettivi, educativi, sociali, culturali, spirituali che hanno segnato e penalizzat­o la vita di ragazzini e adolescent­i. Così il “branco” adotta il codice della violenza estrema (atti vandalici, pestaggi, furti, abusi sessuali) per esibirsi, provocare, mettere alla prova gli adulti assenti o incapaci e perfino per reclamare quelle punizioni che potrebbero consentire il ripristino­di regole e leggi che proprio gli adulti hanno dimostrato di non conoscere o di disattende­re. Autorità familiari, educative e sociali che avrebbero dovuto rappresent­are un esempio positivo, di guida, da opporre al disagiomin­orile e al degrado. Oltretutto, sul web, dove vengono veicolati modelli “gomorristi­ci” che attraggono tanti ragazzi a rischio, spadronegg­iano i video delle violenze estreme di questi baby criminali. Ragazzi che, nel branco, cercano e trovano gli eroi negativi da emulare.

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