Tuo figlio è un campione? La scuola gli dà il tutor
UN PROGETTO GARANTISCE AI MIGLIORIATLETI LEZIONI PERSONALIZZATE ANCHE DURANTE GARE E ALLENAMENTI. ECCOCHI PUÒFAREDOMANDA
Sporte scuola un binomio impossibile? Non più, grazie a un progetto messo a punto da ministero dell’Istruzione (Miur), Coni, Federazioni e LegaserieA, BeCip (Comitato italiano paraolimpico) che, dopo una fase sperimentale, è diventato strutturale nella stagione scolastica 2017/2018. Eppure in pochi ancora conoscono il programma, previsto dalla legge Buona scuola, che garantisce ai ragazzi sportivi ad alto livello la possibilità di continuare a studiare. Sono 1.309gli studenti-atleti attualmente coinvolti, di 356 scuole in 18 regioni. Ma potrebbero essere molti di più, visto che sono oltre 70 le discipline previste, dal calcio agli sport acquatici, dalla ginnastica fino al golf.
Due percorsi. Ogni scuola aderente ha a disposizione due modalità di studio: quella base con programma formativo personalizzato (PFP) approvato dal consigliodi classe, undocente referente del progetto(tutor scolastico) eunreferente esterno (tutor sportivo) segnalato dalla federazione; quella avanzata, che ha anche una piattaforma digitale didattica da utilizzare durante le assenze prolungate dovute ad allenamenti intesivi e gare. «Grazie all’integrazione tra digitale, lezioni frontali e specifiche attività di formazione», spiega Antonino Di Liberto, dirigente del ministero dell’Istruzione per le politiche sportive, «gli atleti studiano senza precludersi l’attività agonistica».
Comeaderire. La domanda va presentata all’istituto scolastico di appartenenza entro la finedi ottobre. Requisito fondamentale, un curriculum sportivo di tutto rispetto: bisogna essere classificati nelle prime 24 posizioni nella graduatoria nazionale di categoria giovanile, farpartedi squadredi campionatidi serieA, B, LegaPro, Primavera eBeretti, under 20éliteedeccellenza, oppure partecipare a giochi olimpici estivi, invernali e paraolimpici.