GIORGIO DELL’ARTI
La XVIII legislatura comincia a funzionare. Sono stati eletti i presidenti delle Camere. Per il Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. A Montecitorio, Roberto Fico. Lei è di Forza Italia, lui delM5S. Come ha fatto Forza Italia, con appena il 14% dei voti, ad avere la presidenza del Senato? Non è la carica più importante dopo quella di presidente della
Repubblica? Già. E lo strano è chemolti considerano la nomina della Casellati addirittura una sconfitta per il Cavaliere. Per il modo in cui ci si è arrivati.
Perché? Come ci si è arrivati? Salvini, che ha preso più voti diBerlusconi (17% alla Lega, 14% a Forza Italia) ha concesso al Cav la presidenza del Senato, per tenere unita la coalizione e perché lui punta alla presidenza del Consiglio. Berlusconi aveva ordinato di eleggere Paolo Romani. Ma il Movimento 5 Stelle ha detto di no: Paolo Romani è stato condannato a 16 mesi per peculato a causa della figlia Lucrezia cui ha fatto usare, quando era assessore a Monza, il cellulare del Comune. Ha restituito i 13 mila euro, ma questo non è stato giudicato sufficiente. Di Maio ha detto: «Non solo non voteremo il pregiudicato Romani, ma non vogliamo stringere nessun accordo con Berlusconi, per noi il male assoluto». Salvini ha fatto subito capire a Berlusconi che per lui un accordo con Di Maio era più importante delle sue indicazioni. E al secondo turno, invece di votare scheda bianca, come voleva il capo di Forza Italia, ha detto ai suoi di votare per Anna Maria Bernini. Dopo una litigata, Berlusconi s’è rassegnato a sottomettersi all’intesa tra Lega e Cinquestelle: la Casellati al Senato, Roberto Fico - il grillino meno amico di Di Maio - alla Camera. Quindi adesso si formerà un governoM5S-Lega? Chi lo sa! Le consultazioni comincianomartedì 3 aprile. Salvini ha detto di essere pronto a fare un passo indietro. Di Maio, no. Forse Mattarella sceglierà un terzo personaggio, che vada bene ai due e prepari una legge elettorale che al prossimo giro non ci lasci nell’incertezza.