Oggi

La regina è in lutto

È morto l’ultimo dei suoi adorati cani

- di Deborah Ameri

Erano il terrore delle residenze reali. Hanno attaccato maggiordom­i e capi di Stato, camerieri e politici. E nessuno osava rimprovera­rli per paura che la padrona se ne risentisse. I corgi reali, la razza gallese di cani che Elisabetta ha tenuto accanto a sé per quasi tutta la vita, si sono estinti con la morte recente di Willow, quasi 15 anni, abbattuta al castello di Windsor perché malata di cancro. «La regina è particolar­mente devastata dalla perdita, la cagnolina era la sua migliore amica e l’accompagna­va ovunque», ha confessato un insider di Palazzo al Daily Mail. La quattro zampe è diventata famosa quando è apparsa (insieme alla sorella Holly, morta 18 mesi fa) nello sketch con JamesBond, Daniel Craig, in occasione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi londinesi del 2012. Willow appartenev­a alla quattordic­esima generazion­e dei discendent­i di Susan, il primo corgi che il padre di Elisabetta, GiorgioVI, le regalò per il suo diciottesi­mo compleanno. La giovane principess­a si era innamorata di questa razza quando il padre, nel 1933, aveva introdotto nella royal family il primo corgi: Dookie. Lilibet, come la chiamavano da bambina, aveva 7 anni. Da Susan in poi la sovrana ha sempre allevato corgi, ne ha avuto più di 30 e perfino 13 alla volta, sempre appostati ai suoi piedi, nei salotti privati delle residenze reali, e sempre pronti a morsicare e ad abbaiare contro chi non gradivano. Ma dopo Willow e i suoi fratelli Sua Maestà ha deciso di non allevarne più, per la gioia del suo staff. Una decisione che nessuno si aspettava e che rivela molto dello stato d’animo di Elisabetta, 92 anni compiuti il 21 aprile. Le motivazion­i le hanno rivelate alcune fonti di Buckingham Palace. La regina temeva di inciampare nei cani e nei cuccioli, che le stanno sempre appiccicat­i, e ferirsi seriamente. Inoltre non voleva abbandonar­e nessuno degli eredi di Susan dopo la sua morte. Una decisione sentimenta­le, rarissima nella carriera di diamante di SuaMaestà. E per questomolt­o rivelatric­e. Perché con la scomparsa diWillow finisce un’era. E ne inizia una nuova. Quella di una regina che si sente troppo fragile per avere accanto i suoi migliori amici e che, lentamente ma inesorabil­mente, sta passeggian­do verso il pre-pensioname­nto e la consapevol­ezza che non le resterà più molto tempo. Inutile quindi cominciare ad allevare una nuova generazion­e di cani. Ed è la fine di un’era anche per quello cheWillow rappresent­ava: «Era l’ultimo legame con i suoi genitori e con la sua infanzia. Per questo la scomparsa dei corgi è una svolta epocale nella vita della regina», ha commentato la

fonte anonima. Sua Maestà non ha quasi mai parlato dei suoi animali in pubblico, ma una volta ha detto: «Sono lamia famiglia». E chiunque la conosca sa che ha sempre trattato meglio i cani delle persone, parenti compresi. Per loro riservava una stanza a Buckingham Palace dove dormivano in cestini di vimini i cui lenzuo- lini venivano cambiati ogni giorno. Li sfamava personalme­nte in ciotole d’argento, con manicarett­i di coniglio fresco, fegato, pollo e riso, preparati dagli chef reali. Li curava con l’omeopatia e se c’erano tensioni nel branco chiamava lo psicologo degli animali per risolvere le ostilità. I corgi, indiscipli­nati e liberi, come lei non hamai potuto essere, non avevano per la loro padrona alcun riguardo. E per questo lei li ha amati così tanto. Rinunciare a questi buffi quattro zampe è un po’ come rinunciare a vivere. Ma senza esagerare. Elisabetta ha ancora con sé Vulcan e Candy, due dorgi, incrocio tra corgi e bassotto tedesco. Non saranno arzilli come i loro cugini, ma sempre meglio degli umani.

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CON JAMES BOND NEL 2012 Elisabetta, 92, con Daniel Craig, 50, nel celebre video di apertura delle Olimpiadi. Con loro, i corgie Holly e Willow: solo lei sapeva distinguer­le.
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QUELLE PICCOLE TOMBE A WINDSOR

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