Gonfiore addominale Le buone abitudini per combatterlo
ALIMENTAZIONE, PRE E PROBIOTI, BUONE ABITUDINI E QUALCHE ESERCIZIO FISICO: ECCO COME ELIMINARE I GAS E RIMODELLARE UN VENTRE ABBONDANTE
Capita spesso di alzarsi almattino con la pancia piatta e di andare a dormire con una discreta pancetta. Tranquilli, non è una questione di grasso accumulato, piuttosto di un’eccessiva presenza
di gas nei visceri. Come rimediare? Cambiando alcune abitudini sbagliate. « Evitate per esempio di masticare chewingum, bere bibite gassate, mangiare troppo velocemente o parlare per molte ore per non ingoiare a vostra insaputa aria, come pure di fumare per non rallentare il transito del cibo», dice Marco Pagani, chirurgo gastroenterologo e dirigente medico di 1° livello alla Fondazione Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Se la pancia si gonfia a distanza di un’oretta dai pasti, la causa va ricercata nell’alimentazione. « Riducete i cibi che contengono una buona quantità di zuccheri a catena corta che il nostro intestino non riesce ad assorbire bene e che fermentano producendo gas quali metano, idrogeno e anidride carbonica», scrive Nicola Sorrentino, direttore della Columbus Clinic Diet di Milano, nel suo recente libro Siamo gonfi, non siamo grassi (Mondadori). Qualche esempio? Cipolle e asparagi, cavoli, mele e pere, latte e latticini, legumi, pistacchi, funghi, frumento, segale, nonché birra, vino e prodotti lievitati come biscotti e cracker di segale.
ALLENATE I MUSCOLI (CON I CRUNCH)
Un profilo più abbondante del ventre può essere dovuto anche a uno squilibrio di quella folta popolazione di batteri, funghi e protozoi che abita la parte inferiore dell’intestino e che spezzetta le lunghe catenedi carboi- drati, come gli amidi, le pectine e le fibre vegetali, rendendole digeribili. Per ristabilire i giusti rapporti tra i vari microrganismi, si possono assumere integratori a base di probioti (i più comuni sono quelli contenenti lattobacilli e bifidobatteri) e di
prebioti, cioè sostanze che noi non digeriamo ma che fungono da cibo per i batteri intestinali, stimolandone la crescita. La pancia gonfia può essere causata anche da un addome molle che lascia più spazio ai visceri per dilatarsi. La soluzione è riprendere a fare attività
fisica, darsi per esempio allo yoga chemantiene il tono muscolare senza sforzarlo troppo, ed eseguire alcuni esercizi che rafforzano gli addominali, cioè la muscolatura intorno a stomaco e intestino, come i “crunch” che, partendo dalla posizione supina, con le gambe flesse e divaricate all’altezza dei fianchi, portano a sollevare il busto verso il bacino che deve invece rimanere fermo a terra.
QUANDO È COLPA DEL REFLUSSO
Cercate di espellere l’aria dalla bocca con
piccoli “ruttini” ma avvertite anche un bruciore dietro al petto? La pancia gonfia potrebbe essere dovuta al reflusso gastro esofageo, che fa risalire i succhi gastrici dallo stomaco verso la bocca. « Per attenuarlo, mangiate un po’ di più a colazione in modo da attivare già dal mattino il metabolismo e arrivare a pranzo con meno fame», suggerisce Marco Pagani. «Evitate però caffè e brioche e privilegiate le proteine contenute in uova, rosbeef, fesa di tacchino, prosciutto cotto e crudo magri, cioè senza la parte grassa visibile». Stare inoltre seduti emai coricati fino a un’ora dopo i pasti senza indossare cinture e vestiti stretti aiuterà lo stomaco a svuotarsi.
EVITATE LE ABBUFFATE
Se si sente il bisogno di slacciare pantaloni, gonne e camicie dopo aver mangiato giusto per liberarvi da quella fastidiosa sensazione di pienezza al ventre, ebbene: avete mangiato troppo e troppo in fretta. Per non rischiare l’indigestione, esofagiti difficili da curare e persino faringiti croniche (pasti abbondanti possono mettere fuori uso una volta per tutte il cardias, la valvola che impedisce al contenuto acido dello stomaco di risalire lungo l’esofago fino alle prime vie aeree), è bene ricordarsi di consumare non più di cinque piccole porzioni al giorno, pari a cinque piatti in cui distribuire il cibo senza fare il “cupolino”.