MARIA VENTURI
UN LETTORE LAMENTALA SUSCETTIBILITÀ E I MUSI LUNGHI DELLAMOGLIE. L’ACCUSA VA RIDOTTA. IL RISENTIMENTO È SPESSO DIGNITOSA REAZIONE A CIÒ CHE È INACCETTABILE
LE “ANTENNE” NON SONO PER TUTTI UN DONO DI NATURA, MA UNO STRUMENTO COMPIACENTE PER CAPTARE I SEGNALI POSITIVI O NEGATIVI
Cara Maria
dopo otto anni insieme e due figli, mi sono abituato a mia moglie nonostante i suoi moltissimi difetti. Il più fastidioso e recente è il suo essere diventata esageratamente permalosa. Non accetta più critiche, basta una lamentela o la segnalazione di un errore per vederla giorni interi con il muso lungo. Dovrei farle credere che è unamadre perfetta? Che è la donna più bella dell’universo? Torno a casa dal lavoro e respiro tensione! Sergio, e-mail
Per non rispondere di getto, letta la sua non gradevole lettera, ho lavato e tagliato le verdure per il minestrone e preparato il ripieno per i peperoni. La meditata “diagnosi”? Non una traccia di riconoscimento o di tenerezza per sua moglie: ne vede soltanto i difetti, facendoglieli rimarcare con critiche, lamentele e accuse. Non descrivendoli si potrebbe immaginare chissà che, ma c’è una frase illuminante: il più fastidioso è una esagerata permalosità. Q uesto ridimensiona la gravità delle malefatte. E qui va ridimensionato anche il senso dell’aggettivo permaloso, sbrigativamente riferito a persone musone, suscettibili, prive di umorismo e con lamemoria di ferro: dopo mesi ricordano una parola sbagliata! Se è un atteggiamento connaturato esige molta cautela da parte della famiglia: con ogni parola si può entrare in un terreno minato. M a se i musi lunghi iniziano all’improvviso, come è avvenuto a sua moglie, forse è il caso di farsi un esame di coscienza. Non le viene il sospetto, Sergio, che sua moglie non regga più a una continua caccia all’errore? Vive con un uomo che rimarca solo i suoi limiti, non gliene lascia passare una, la fa sentire inadeguata al suo ruolo: una nullità. Non è permalosa, ma frustrata e stanca. Non difende l’amor proprio, ma l’autostima e la dignità. Molti altri mariti, oltre a lei, dovrebbero riflettere su questo.
Ormoni in trasferta
Un anno di trasferta all’estero con due ritorni in Italia, rimborsati, di una settimana. Mio marito ha accettato per l’ottima retribuzione che ci risolve molti problemi. Il mio timore è che per un 32enne in pieno vigore fisico e sessuale, come lui, sia molto difficile vivere castamente tanto a lungo. Viola, Modena Amori di guerra, si chiamavano una volta: nascevano tra soldati e crocerossine, militari di una città occupata e donne del luogo. I tuoi timori non sono infondati: però, come molti film e romanzi raccontano sul tema, si tratta di sbandate ormonali o di sentimenti destinati a spegnersi con il ritorno a casa e agli affetti di sempre.
Esiste davvero il caso?
Io non credo che sia il caso a determinare gli eventi più importanti della nostra vita: l’uomo che sto per sposare gli attribuisce anche il nostro amore, nato l’estate di due anni fa durante una vacanza nello stesso luogo, scelto all’ultimo minuto. Sara, e-mail Concordo con te: nessuna decisione si prende per caso. Ogni scelta, da quella di una separazione a quella di una vacanza, è voluta da noi, tutti gli errori siamo noi a compierli. Il caso, da non confondersi con la fatalità, agisce su un terreno metaforicamente già “arato”.