Che fatica aver sempre ragione!
INTUIREEPREVEDEREÈTIPICODI NOIDONNEEPUÒ CREARE PROBLEMI DI COPPIA. ÈUNA“SUPERIORITÀ” CHE NON TUTTI ACCETTANO E CI RENDE SCOMODE CASSANDRE
Cara Maria
cinque anni fa, a 40 anni, ho sposato un vedovo di 47 e sono andata a lavorare nell’agenzia di famiglia: senza falsa modestia, ho dato impulso e svecchiato l’attività, grazie alla mia miglior dote: l’intuito. Capto tendenze, prevedo problemi, ho sempre soluzioni giuste. Purtroppo non sbaglio mai e questo crea tensioni con marito e suoceri. Dovrei assistere in silenzio agli errori e alle lacune che vedo?
Fabiola, Firenze
Avere sempre ragione è impossibile, a meno che non si viva tra persone sprovvedute e ottuse. Non dubito che tu possegga, e in maniera accentuata, la dote tipicamente femminile di captare e prevedere. Ma anche noi possiamo lasciarci fuorviare da pregiudizi, umori, situazioni inaspettate. E tu sembri ignorare il termine opinabile. Soprattutto nella vita di coppia possono esserci vie d’uscita alternative e punti di vista discordi. N on dubito nemmeno che tu abbia dato nuovo impulso all’agenzia di famiglia, ma le tensioni che lamenti derivano probabilmente da una presunzione di infallibilità che non lascia spazio a condivisione. Se hai una buona idea o prevedi un rischio non devi tacere, ma coinvolgere marito e suoceri, ascoltando il loro parere, e fugare le loro eventuali perplessità. Lo stesso vale nella vita di coppia. La nostra “superiorità” di preveggenza e intuizione va mediata in modo diplomatico. N on è ipocrisia. Se la “miglior dote” si porge come un dogma diventa una iattura simile a quella della mitica Cassandra: ebbe dal dio Apollo il dono di un infallibile preveggenza, ma quando rifiutò il suo amore subì la condanna di non essere mai creduta. I nostri uomini, schiacciati da tale superiorità, o covano rancore o finiscono per disattendere anche i suggerimenti più giusti. Sei certa di avere sempre ragione? Di non aver mai dovuto né doveremai in futuro chiedere scusa per uno scivolone o un abbaglio?
Orizzonti diversi
Dopo la laurea, io e la mia fidanzata stiamo condividendo tirocini e lavori precari, per costruirci un futuro insieme. Due mesi fa io vengo assunto a tempo indeterminato. Le propongo di convivere: risparmiando un affitto, unendo uno stipendio fisso ai suoi introiti potremmo cavarcela bene. Ma lei rifiuta, getta la maschera: non aspira a cavarsela, ma a procurarsi da sola o con un buon matrimonio una vita agiata. Dice di amarmi, ma l’amore passa e lei guarda oltre. Cosa pensare?
Ivan, Varese La ragazza non ha gettato la maschera, ma non l’hai mai vista per com’era davvero: ambiziosa, realista e autonoma. Ora, aperti gli occhi, devi rassegnarti: i vostri “oltre” sono inconciliabili.
Dov’è il difetto?
Ho 38 anni e sta nascendo un buon rapporto trame e un 43enne che è sempre vissuto con la madre e non ha mai avuto un legame stabile. Io sono divorziata e non vorrei finire in un legame che mi lascia perplessa.
Manuela, e-mail In casi come questi mi chiedo sempre dove sta il difetto. Qual è il suo? Unamadre che rappresenta il suo solo legame stabile.
« OGNI CONQUISTA ESIGE STRATEGIE MIRATE. PERCIÒ LE MOSSE VINCENTI NON DEBBONO MAI SEGUIRE REGOLE FISSE»