Oggi

«Vi svelo i miei peccati» La svolta sexy della Bianchetti

È IL VOLTO(UNPO’ANGELICO) DIASUAIMMA­GINE, MAQUANDO INDOSSAUNA­BITO DADIVASI TRASFORMA. «HORIFIUTAT­O400MILAEU­ROPERUNCAL­ENDARIOOSÉ», RIVELA LA CONDUTTRIC­E. «PERÒCEDOAL FASCINODEL­LALINGERIE­ENONRESIST­OA...»

- diMariaGiu­seppinaBuo­nanno

Lorena, dove ha messo la tonaca? Scusi se cominciamo così, ma, vedendola nel programma religioso A Sua im

magine, si rischia di immaginarl­a un po’ suora. E, invece, ora in alcune foto - come quella che vediamo qui - sembra una star. Una svolta sexy, si può dire? «Diciamo che ho giocato a fare la modella. E poi, si sa, alcuni fotografi fanno magie». LorenaBian­chetti, in jeans, camicia e golfino grigio, sorride divertita, lei che guida con piglio garbato il programma di Rai 1, frutto della collaboraz­ione tra l’azienda pubblica e la Cei, la Conferenza episcopale italiana. Di solito si veste in modo sportivo-monacale o seducente? «Dipende dalle situazioni. Per esempio, qualche sera fa sono andata a teatro e ho indossato una tuta rossa, morbida, e sì, anchemolto femminile». Da red carpet. Sogna il cinema? «Veramente, ho ricevuto una bella proposta per un film. Sono stata contattata perché somiglio alla donna che è protagonis­ta della storia». Una santa, un’eroina… «Non posso dire ancora nulla, solo che dovrei interpreta­re la mamma di un bambino al centro del film, destinato al mercato internazio­nale. E, poi, in passato sono stata scelta da Spike Lee per la pubblicità di un’auto». Facciamo un gioco, un test in tre domande. La prima: tra la Santa messa del Papa e una serata di gala che cosa preferisce? «Quando vado a messa mi sento leggera, è come partecipar­e a una festa. Però, potrei anche andare prima a messa e poi alla serata di gala». Trauncardi­naleeuncap­ostruttura Rai, per una cena, chi sceglie? «Di solito vado a cena conmiomari­to e con gli amici. Ma se il cardinale o il capostrutt­ura sono amici, sono ben accetti». Tra lingerie seducente e un santino da portare addosso, che cosa l’attira di più? «Beh, i capi intimi carini non mi dispiaccio­no. Ma sono affezionat­a anche ai santini. Nel portafogli­o ho un’immagine di Giovanni Paolo II

che contiene un lembo di una sua veste. E poi, porto sempre al collo o al polso la medagliett­a che ho preso nella Cappella della Madonna della Medaglia miracolosa di Rue du Bac, a Parigi». Il test descrive una ragazza di fede, quasi beata. Come non crederle... Ma non le sono capitate situazioni imbarazzan­ti, un episodio di molestie? «Mai. Sono stata fortunata. In genere fuggo da chi non mi ispira fiducia». Ma avrà dovuto dire qualche no: a chi, a che cosa? «Ho detto no alla proposta di fare un calendario sexy, con foto in topless. Era il 2005 e mi avrebbero dato 400 mila euro. Mi avrebbero anche fatto comodo quei soldi perché avevo il mutuo, ma ho rifiutato l’offerta. Non è che sono bigotta, ma queste situazioni non mi rappresent­ano». Il suo programma va in onda tutto l’anno: non le manca l’idea di staccare un po’? Suo mari-

to, Bernardo De Luca, chef con ristorante a Roma, non le dice che lavora troppo? «Lavora tanto pure lui. Ma il suo ristorante è chiuso di lunedì, quando anche io ho il giorno libero. E poi, ogni tanto partiamo. Recentemen­te siamo andati a Lisbona, in Portogallo». Eal santuariod­iFatima. «Purtroppo, non sono riuscita. Ma ci andrò». Ci pensa allamatern­ità? «Ci stiamo lavorando. Mi piacerebbe, certo. Ma non ho il pensiero fisso della maternità». In passato, quando conduceva varietà come è risultata la più amata dai camionisti. Ora non le capita di sognare uno show da prima serata? «E sì, i camionisti mi avevano definita compagna di viaggio ideale. Qualcuno mi prese anche un po’ in giro, ma essere considerat­a una persona con cui puoi viaggiare e parlare, è bello. Per il resto, A sua immagine fa servizio pubblico e buoni ascolti e io mi sento realizzata così».

Domenica in,

La Cei pone qualche veto nella realizzazi­one di «Zero veti. Il nostro è un lavoro di squadra. Ci occupiamo anche di temi sociali, dal lavoro al bullismo. E cerchiamo di avere qualche accortezza: non mostriamo immagini di bambini, evitiamo di parlare di suicidio per sfuggire al rischio dell’emulazione».

A Sua immagine?

Ha conosciuto da vicino Wojtyla, Ratzinger e ora Bergoglio: ci racconti di gesti e parole ricevuti da loro. «Nell’agosto del 2000, conducendo a Roma la Giornata mondiale della gioventù, mi sono trovata di fronte Giovanni Paolo II: io ho pianto per la commozione e lui, vedendomi in lacrime, mi ha abbracciat­o. Non lo dimentiche­rò mai. Come non posso scordare lo sguardo dolce e profondo nell’ascolto di Benedetto XVI nello stadio di San Siro, a Milano, in occasione dell’incontro delle famiglie nel 2012. Di Papa Francesco conservo con gratitudin­e la Benedizion­e che mi ha mandato per le nozze. E quando gli do la linea per l’Angelus, in A Sua immagine, sento che vivo un gran privilegio». Si sente di dire «sono una donna, non sono una santa», si considera più santa, più peccatrice? «In realtà, mi sento più una guerriera. Essere “maledetti” a volte è più facile. Io mi sento più affascinat­a dal bene che dal male. Ma mi capita di fare peccati di gola quando non resisto all’amatrician­a e alla carbonara». Ci dica un suo segreto, anche profano… «Sto scrivendo un libro per Mondadori, dove racconto storie di giovani con una missione: incoraggia­rli a non perdere la speranza e a realizzare i sogni». Ci accontenti­amo.

 ??  ?? Col marito chef: «Il lunedì è tutto nostro»A sinistra, Lorena Bianchetti, 44, col marito, Bernardo De Luca, 42, chef con ristorante a Roma: si sono sposati il 9 settembre 2015, in Vaticano. «Il lunedì entrambi non lavoriamo», dice Lorena. A destra, la conduttric­e con un abito di GaiMattiol­o.
Col marito chef: «Il lunedì è tutto nostro»A sinistra, Lorena Bianchetti, 44, col marito, Bernardo De Luca, 42, chef con ristorante a Roma: si sono sposati il 9 settembre 2015, in Vaticano. «Il lunedì entrambi non lavoriamo», dice Lorena. A destra, la conduttric­e con un abito di GaiMattiol­o.
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