Il libro diMaria Venturi «Racconto ledonneche resistono»
UNABBANDONO? UN LUTTO? UNA MALATTIA? «BISOGNA AVERE ILCORAGGIO DI ANDARE AVANTI, NONOSTANTE LE AVVERSITÀ», SPIEGA LA GRANDE SCRITTRICE. CHE INCITAAD «ACCETTARE LE OPPORTUNITÀCHE LA VITA CIOFFRE». PER ESEMPIO...
Una superdonna non può esistere. Ma noi femmine abbiamo un vantaggio: siamo più costruttive dei maschi, abbiamo una dimestichezza maggiore con i problemi e una capacità di reattività che ci rende più coraggiose. Non saremo superdonne, quindi. Però, se lo vogliamo, possiamo essere vere lottatrici». Maria Venturi, giornalista e scrittrice, è la regina dei sentimenti: ogni settimana su Oggi ci offre le sue Lezioni d’amore, in cui dispensa consigli e “redarguisce” con esperienza le lettrici e i lettori che le scrivono.
Lo spunto per parlare di “lottatrici” è l’uscita del suo nuovo romanzo, Tanto cielo per niente. MariaVenturi, che ha sperimentato tutti i colori dell’amore («dalla passionaccia alla gelosia, dalla paura di perdersi alla rinascita»), e che si definisce «una coatta del lieto fine», narra le vicende di Stella, una donna che sa «riemergere dalla zona d’ombra delle avversità e degli sbagli». La protagonista ha infatti un marito traditore, una figlia adolescente ribelle e un figlio piccolo con un deficit uditivo. La sua vita è simile a un cristallo frantumato inmille pezzi, eppure… Così, il dialogo con MariaVenturi sul suo libro si trasforma in un generoso compendio di suggerimenti da imparare a memoria, o magari da appuntare con un post-it alla porta di casa e da leggere prima di uscire.
I DIFETTI “COMPATIBILI”
Un’unione felice è fatta di tante regole. «Prima di tutto bisogna chiedersi qual è l’uomo di cui si possono sopportare i difetti. Perché l’amore vero è quello che restadopo lapassione. Poi, mai accumulare rabbia: se c’è qualcosa che non va, è meglio dirsele con calma, prima di “esplodere”». Invece, all'inizio del libro, Stella si piega alla routine del suo matrimonio, ormai finito, con Maurizio. E sbaglia. Solo più avanti riuscirà a rendersene conto. «L'eccesso di tolleranza non va bene: non c’è cosa peggiore che disabituarsi a stare bene in coppia». Come si possono gestire questimomenti che, come piccole crepe, rischiano poi di far crollare tutta l’impalcatura della relazione? «L'abitudine toglie la gentilezza: aggiungete qualcosa di piacevole, fate un gesto che per lui è importante. Per esempio: gli piace la trippa, che invece a voi fa ribrezzo? Cucinategliela lo stesso! In fin dei conti, anche Marcello Mastroianni, nonostante avesse perso la testa
per Faye Dunaway, non lasciò mai la moglie: “Ho capito che sono legato alla pasta e fagioli”, disse».
IL LATO POSITIVO
A volte però, nonostante le strategie, ci si lascia. «Vietato il “chiodo schiaccia chiodo”: non si potrà mai sostituire a breve termine un uomo che ci ha lasciate e del quale eravamo innamorate», suggerisceMariaVenturi. «Date un taglio al passato: buttate via messaggini, foto e oggetti». E, soprattutto, «tenete presente che quando si prende una via d’uscita positiva, la fortuna ti viene incontro». Come per Alena Seredova. Quando la storia del suo Gigi Buffon con Ilaria D’Amico fu di pubblico dominio, lei disse: «Non posso farci niente, si è innamorato». Passato un periodo da single lontano dai gossip, Alena ha trovatoAlessandroNasi, con il quale è tornata a sorridere. «Il suo è stato un esempio di grande dignità», aggiungeMaria Venturi. «Ecco il punto: iniziamo a cambiare, senza avere paura. Se la vita ci offre un’opportunità, accettiamola senza remore!». Lo farà anche la Stella di Tanto cielo per niente, per la quale il destino ha in serbo una sorpresa. Poi, ci sono eventi ancora più difficili da affrontare. Come un lutto. «Fate qualcosa che vi impedisca di restare nel tunnel del dolore. Impegnatevi nel volontariato o passate del tempo con un’amica, ma non sforzatevi di ritrovare subito la felicità. Contesto chi vi dice di uscire, andare al cinema o a ballare. Avete tutto il diritto di stare anche chiuse in casa, per un po’». Viene in mente Carlotta Mantovan, vedova di Fabrizio Frizzi. «Nessuno ora le deve dire: “Reagisci!”. È giusto che passi del tempo nel dolore, poi sarà destinata a rifarsi una vita». Ultimamente si parla di resilienza, ovvero la capacità di affrontare un evento traumatico senza “spezzarsi”. «Ennio Flaiano diceva: “Coraggio, il meglio è passato”. Significa che certe volte nonsipuò andare contro gli eventi, ma bisogna aspettare e avere la forza di resistere senza aver smania di risolvere subito i problemi», spiega Venturi. La cantante Giorgia ha raccontato di aver superato la depressione ( dovuta alla scomparsa per un incidente, nel 2002, dell'ex fidanzato Alex Baroni, ndr). «C’è sempre una sofferenza nel cambiamento o nel rialzarsi, ma è preziosa perché ti dà la linfa. Ho avutomomenti in cui volevo lasciarmi andare. Ma da quando sono diventata mamma ( di Samuel, avuto nel 2010 dal compagno Emanuel Lo, ndr) ho ripreso emozioni, entusiasmo, voglia».
UN NUOVO OBIETTIVO
La chiave di volta è proprio la capacità di reagire. «Quando siamo dentro a un tunnel abbiamo due possibilità: andare avanti a tentoni, sapendo che alla fine c’è la luce, oppure abituarci al buio, e al peggio. Bisogna avere il coraggio di proseguire. Non disabituatevi a essere felici, a far valere i vostri diritti», prosegueVenturi. E ci ricorda come Gessica Notaro, sfregiata con l’acido, abbia saputo reagire, dimostrando aBallando con le Stelle di non essersi fatta abbattere dalla cattiveria del suo ex fidanzato: «Non so se un uomo, dopo un agguato simile, sarebbe riuscito a rialzarsi in quel modo». Michelle Hunziker nel 2005 uscì dalla setta della maga Clelia: «Il suo è un caso di reattività da premio Oscar, è stata fortunata, ed è sempre sorridente». Carolyn Smith, invece, ha raccontato la sua nuova battaglia contro il cancro: «La sua capacità di reagire è encomiabile, così si fa! Sei malata? Il tuo obiettivo sarà guarire. Sei da sola? Punta a trovare un nuovo amore». Maria Venturi ci saluta con unametafora: «Lavitaèuna corsa a ostacoli. Dobbiamo essere pronte a impegnarci e a chiederci: qualepuò essere il mio prossimo traguardo?».