Cesare Bocci «Ho vinto Ballando con le stelle grazie alla mia Daniela»
L’ATTORE HA CONQUISTATO «BALLANDO» ESIBENDOSI CON LA COMPAGNA, VITTIMA DI UN ICTUS 18ANNI FA. «VEDERE I SUOI OCCHI CHE BRILLAVANO È STATOBELLISSIMO», DICE
QuandoCesareBocciha stretto a sé in diretta la compagna Daniela per ballare un valzer appassionato, durante la finalissima, è stato chiaro a tutti: Ballando con le stelle l’avrebbe vinto lui. Perché tecnicamente era il più bravo di tutti, come aveva detto Carolyn Smith, presidente della giuria nell’ultima intervista a Oggi. Ma soprattutto, ha offerto una bella immagine di forza e tenerezza, dimostrando di essere un uomo «di quelli rari, capace di amare in modo vero», come ha osservato la favorita della prima ora, GessicaNotaro, che si è classificata terza. Daniela Spada, compagna dell’attore, il Mimì Augello diMontalbano, è stata colpita, 18 anni fa, da un ictus dopo il parto della loro figlia Mia. La coppia ha raccontato la storia della lunga riabilitazione e della loro rinascita nel libro Pesce d’Aprile, che diventerà un testo teatrale. Lo intercettiamo il giorno dopo il trionfo, mentre sta pagando il «prezzo» della vittoria: «Sono bloccato a letto con i tendini d’Achille infiammati, pubalgia e dolori vari», confessa.
Cesare, davvero non si aspettava di trovare Daniela sulla pista di Ballando? «È stata una sorpresa incredibile, giuro. In passato, abbiamo raccontato la nostra storia per lanciare un messaggio di speranza. Ma questa volta avevo deciso di tenere il privato da parte. Però quando la produzione ha iniziato a cercare un parente o amico disposto a ballare con me in finale, Daniela ha detto: “Vengo io!”». Che emozione ha provato quando l’ha vista? «Vedere i suoi occhi che brillavano, il suo sorriso, la voglia che aveva di condividere con me quel momento è stato bellissimo». È vero che Milly Carlucci la corteggiava da anni ma lei nicchiava? «Avevo sempre la scusa di essere impegnato sul set, la verità è che avevo paura. Paura di fare brutta figura, di esserepreso in giro. “Dopo 35 anni che faccio l’attore, chi me lo fa fare”, mi dicevo. Ma io sono uno che le paure le affronta di petto, e quest’anno mi sono deciso». Ha dimostrato una propensione al sacrificio e al lavoro non comune... «Sono nato in un piccolo paese delle Marche, Camporotondo di Fiastrone. Mio padre aveva ereditato un piccolo podere e fin da piccolo lo aiutavo a coltivarlo. Fare il contadinomi ha fatto acquisire capacità manuali notevoli. In più da ragazzo, per guadagnare qualche soldo, visto che in casa ce n’erano pochi, ho fatto il benzinaio, il fabbro, il facchino, l’imbianchino, il cameriere. Quando sono arrivato a Roma, ho lavorato come pony express, aiuto cuoco e cuoco. Si dice che i marchigiani siano un popolo di lavoratori, ne sono la prova». Per tutti i bookmaker favorita era Gessica Notaro. Si aspettava di vincere lei? «Per me poteva vincere chiunque di noi quattro finalisti, tutti bravi. Ho alzato la coppa per tutti. Ci siamo messi in gioco, senza invidie e senza competizione». Cosa ha imparato da questa esperienza? «Ad andare avanti anche se senti dolore. I ballerini fanno sembrare la danza una cosa semplice, e invece di naturale non c’è niente, è il frutto di un allenamento massacrante». Certo che lei a 61 anni ha un fisico invidiabile. «Ho sempre giocato a calcio, a 50 annimimettevo a competere con ragazzini di 20, finché il mio corpomi ha detto: “Ahò, ma che sei scemo?”. Così ho smesso, però mi tengo comunque in forma». È già tornato sul set di Montalbano. Zingaretti le ha fatto i complimenti? «Luca è stato tra i primi a chiamarmi, era commosso, siamo amici da vent’anni, conosce la mia storia». E ora continuerà a ballare? «Ci proverò. Carolyn dice che devo farlo, perché quando ballo si vede che sono felice».