Harry e Meghan sposi Tutte le foto, i momenti più emozionanti e i retroscena del royal wedding
LA SPOSA CHE ENTRA IN CHIESA DA SOLA, L’ABITO “FEMMINISTA”, IL CORO GOSPEL. E POI GLI SGUARDI STRANITI DI ELISABETTA, IL LOOK RICICLATO DI KATE, L’ORGOGLIODI MAMMA DORIA. IL MATRIMONIO DI MEGHAN EH ARRY HA SPAZZATOVI ALA TRADIZIONE. E NO IVI SPIEGHIAMO PE
Quando la carrozza di Meghan e Harry passa davanti a noi lungo il Long Walk, Yvonne Okeke sventola la mano, lancia un saluto e poi si rituffa sullo smartphone. Maestra elementare di Ipswich, 25 anni, Yvonne sta chattando viaWhatsApp con la sua sarta Susan, che ha promesso di cucirle un abito «identico a quello di Meghan» per il suo matrimonio, il 30 giugno. «Le ho detto: non m’interessa come sarà, giura che me lo fai uguale. E lei me l’ha assicurato, perché sa che Meghan è il mio mito», mi racconta missOkekementre dà fondo a un sacchetto di patatine all’aceto. È raggiante, Yvonne. E non importa seMeghan veste la 40 e per lei una 46 è già un azzardo, o se l’abito della duchessa del Sussex è firmatoGivenchy e il suo verrà tagliato in una cucina del Suffolk. Nata a Londra da madre inglese e padre nigeriano, miss Okeke adora
Meghan perché è tosta, indipendente, femminista dichiarata. E se all’indomani del gran giorno i quotidiani brit titolano che il matrimonio di Meghan e Harry «ha ridefinito l’idea stessa di monarchia», vuol dire che Yvonne ci ha visto giusto. Queste nozze, per i reali inglesi, sono state una rivoluzione. A cominciare dalla cerimonia. È ARRIVATA INROLLSROYCE Appena scende dalla Rolls-Royce che l’ha portata alla St. George’s Chapel, il mondo si accorge che Meghan è bella da far paura. L’abito con lo scollo a barchetta è un manifesto di minimalismo (non fosse che è costato 120 mila euro): liscio, senza pizzi né fronzoli, è un vestito da donna, non da fatina romantica. Il velo lungo cinque metri avrà pure ricamati i fiori dei 53 Paesi del Commonwealth, ma l’attenzione è tutta per i non ti scordar di me del bouquet, i preferiti di Diana,
PERCORRE LA NAVATA DA SOLA, SORRIDENTE E A TESTA ALTA
raccolti personalmente da Harry, e per la tiara da Wonder Woman della regina Mary. Spazzando via mesi di rumours su chi avrebbe disegnato il suo abito, Meghan - una che a 12 anni ha costretto la multinazionale Procter& Gamble a modificare uno spot sessista - ha puntato sulla de- signer inglese Clare Waight Keller, che guarda caso è la prima donna nella storia di Givenchy a dirigere la maison. E non basta. Dopo l’infarto (o lo scandalo) che ha tenuto lontano il padre Thomas, Meghan percorre la navata da sola, a testa alta, ed è la prima volta che succede. Solo ne-
gli ultimi metri arriva a scortarla un affettuoso principe Carlo. Seduta nel coro, sua madre Doria ha le labbra che tremano. Accanto all’altare, l’uomo che l’ha convinta a lasciare il set per andare a tagliare nastri in giro per il mondo è così sottosopra che le sorride appena. LO SPOSO ERA EMOZIONATO Seduto sulla sedia di velluto rosso, ancora in attesa della sposa, Harry non sta fermo unmomento. Aggiusta il colletto della divisa dei Blue&Royals, si tira su i guanti, ascolta il fratello William tenendo gli occhi fissi sui gonfaloni. È agitato, si vede. Quando Meghan finalmente lo raggiunge, è lui che le sussurra « I love you », lui che continua ad allungare la mano verso quella di lei, lui che abbassa lo sguardo dopo aver detto « I will », lo voglio. Se William sposando la borghese Kate ha scombinato le carte, Harry scegliendo Meghan ha scatenato un
tornado. Per quanto i tabloid si siano affrettati a cercare per lei fantasiosi avi blasonati (sarebbe imparentata col trecentesco re Roberto I di Scozia, figuriamoci), stiamo pur sempre parlando del figlio del futuro re d’Inghilterra che sposa un’americana, divorziata e nata da una madre nera. Solo vent’anni fa, osserva il royal watcher Dominic Sandbrook, questo matrimonio sarebbe stato inconcepibile. Mentre il coro intona If you love me, Harry cerca Meghan con lo sguardo e si lascia infilare un anello che nessun uomo della famiglia reale ha indossato mai. Se ha scelto una donna
dalla vita complicata, unmotivo c’è: è l’unica che può capirlo davvero. IL REVERENDO SCATENATO Dio benedica gli americani. Perché senza di loro, diciamolo, questo matrimonio sarebbe stato una noia. Il reverendo Michael Curry, capo della chiesa Episcopale statunitense, pare scappato dal set di Sister Act. Mentre pronuncia il sermone sul potere dell’amore (e cita Martin Luther King e gli spirituals e gli schiavi) Curry si agita, saltella, si appoggia sul leggio. Ascoltandolo, Elisabetta, in verde lime e cespuglio viola sul cappello, fissa interdetta il pavimento, mentre Camilla e Kate gli lanciano uno sguardo al cianuro. Di fronte a loro, George Clooney sorride sornione. Ma il vero coup de théâtre è il coro gospel che intona Stand by me, strepitoso. Ballano
pure, neanche fossimo a Jackson, Missouri. La cara, rossa Fergie gongola, Oprah Winfrey canticchia, sir Elton John (in occhiali rosa fluo) dirige con la mano. Cose mai viste. La cappella è zeppa di vip: ci sono David Beckham e la sempre-funereaVictoria, una prorompente Serena Williams, gli attori Tom Hardy e Carey Mulligan, mez- zo cast di Suits. E poi c’è lei, Chelsy Davy, l’ex più importante della vita diHarry. Che si guarda in giro come una che la sa lunga. E che, in fondo, è contenta così. GLI INCIDENTI DI PERCORSO Per quanto in tv sia sembrato tutto perfetto, i piccoli intoppi non sono mancati. All’uscita dalla chiesa, la piccola damigella Zalie Warner è scoppiata a piangere al suono delle trombe, costringendo Maria Borrallo, la super-nanny di George e Charlotte, a sfilarla dalla processione e prenderla in braccio. Poi, il primo bacio sul portale della chiesa, sotto il sontuoso arco di rose bianche e
peonie. Meghan non sa bene quale sia il momento giusto, così lo chiede a Harry, sottovoce: «Ci baciamo ora?». Yes darling, risponde lui chinandosi sulle labbra della moglie. Durante il giro in carrozza, infine, tra i 100 mila spettatori appostati sul Long Walk si sparge la voce che Meghan chiacchierando con Harry abbia pronunciato un fuck (vaffa...), prima di scoppiare a ridere. E vabbè. Comunque, un mistero vero c’è: in chiesa, il sedile del coro di fianco a Carlo, il più vicino agli sposi, è rimasto vuoto. I più romantici ci hanno visto un omaggio a Diana, che di queste nozze sarebbe stata felice come nessuno.
ALL’USCITA UNA DAMIGELLA PIANGE E LANANNY DI GEORGE LA CONSOLA
L’ABITO SEXY PER LA SERA Finito lo show, cominciano i ricevimenti. Nella St. George’s Hall, dove la regina offre un pranzo per gli ospiti, vengono servite aragostine scozzesi con panna al limone, asparagi ricoperti di prosciutto di Cumbria, sformato di piselli con uova di quaglia. Ma la vera festa, quella con gli amici più stretti, è alla sera, a Frogmore House. Per il party, gli sposi si sono cambiati. Harry è in smoking, Meghan indossa un abito bianco di Stella McCartney da 95mila euro che le lascia la schiena nuda. Al dito ha un’acquamarina appartenuta a Diana, ennesimo omaggio alla madre dell’uomo che ama. Quando sgommano verso la festa a bordo di una Jaguar decapottabile, gli sposi sprizzano felicità. LA TORTA DA 60 MILA EURO La cena prevede risotto ai piselli e menta, arrosto di maiale cotto per 30 ore e la gloriosa torta nuziale preparata da Claire Ptak, pasticcera della Londra chic, un trionfo di pan di spagna farcito con sciroppo di sambuco e crema ai limoni di Amalfi, ricoperto di crema al burro e decorato con peonie fresche (costo 60 mila euro, 90 euro a fetta). «C’è mica qualcuno qui che sa suonare il piano?», chiede ruffiano Harry per introdurre sir Elton John e il suominiconcerto. Poi, lo sposo tiene un discorso che fa tirare fuori il fazzoletto a più di un invitato: «Sai muoverti con grazia attraverso ogni situazione, non vedo l’ora di passare il resto dellamia vita con te», diceaMeghan guardandola negli occhi. Boom, i fuochi d’artificio illuminano
AGLI OSPITI SONO STATE OFFERTE ARAGOSTINE CON PANNA AL LIMONEEUOVA DI QUAGLIA
il cielo. Gli sposi aprono le danze con I wanna dance with somebody diWithney Houston (sempre a proposito di black power). E mentre balla, Meghan è più sexy che mai. IL PUB CONTROCORRENTE A tarda notte, nelle vie di Windsor ancora si festeggia. Al Fire Station, il locale più cool della città, si può scegliere tra un Meg-mojito e un Harry vodka lemon, in onore alla coppia. Mark Parker, 36enne impiegato della City, ci spiega che, tolte sparute eccezioni come l’Alexandra Pub di Derby ( probabile covo di re- pubblicani) dove chi si azzardava a commentare il royal wedding pagava una sterlina di multa, gli inglesi per queste nozze sono impazziti più che per quelle di Kate e William. E pazienza se i 2.500 agenti piazzati in ogni angolo di Windsor per garantire la sicurezza del gran giorno sono