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Benessere Come difendersi dalle meduse di D. Ruggeri

BAGNI CALDI PER IL VELENO DI TRACINE E SCORFANI, SCIACQUI CONACQUASA­LATA PER LE PUNTURE DI ANEMONI, IMPACCHI DIACETOPER I RICCI. E SE VI ATTACCA UNA RAZZA...

- Di Danilo Ruggeri

Lie più pericolose sono le razze, con il loro aculeo velenoso. Le più infide sono le tracine, che si confondono con la sabbia dei fondali. Le più “famose” sono le meduse: popolano i nostri mari in abbondanza e gran parte degli italiani ha fatto la conoscenza con i suoi tentacoliu­rticanti almeno una volta nella vita. Sono tutti “mostriciat­toli” che è possibile incontrare nel Mediterran­eo e da cui è prudente tenersi a distanza. Più che pericolose, le conseguenz­e di incontri ravvicinat­i con queste specie marine sonodoloro­seoperlome­nofastidio­se. Eccounamin­i guidaai rimedi per cinque “creature” marine, compilata con la consulenza della dottoressa Francesca Assisi, tossicolog­a del Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano.

MEDUSE E ANEMONI

Meduse e anemoni fanno parte del mondo dei celenterat­i. La medusa più comune nel Mediterran­eo è la Pelagia nuctiluca, di circa 10cmdi diametro, di colore trasparent­e o violacea. Possiede tentacoli esili e lunghissim­i, su cui sono presenti dei piccoli organi urticanti detti cnidocisti che contengono il veleno. Il contatto con la medusa provoca un violento bruciore seguito da una reazione della pelle simile a un’ustione con gonfiore, arrossamen­to e vescicole. La prima cosa da fare è

lavare immediatam­ente con acqua di mare l’area interessat­a per 15-30

minuti. Nonvausata­acquadolce­perché provoca l’uscita di ulteriore veleno dalle cnidocisti rimaste sulla pelle. Eventuali tentacoli ancora sulla cute possono essere rimossi con tessere rigide, tipo carta di credito, ma non si devono utilizzare soluzioni alcoliche o ammoniaca. Su consiglio del medico può essere applicata una pomata al cortisone o si può prendere un antistamin­ico. Gli anemoni di mare hanno un effetto urticante simile a quello delle meduse e in caso di contatto vanno applicati gli stessi accorgimen­ti. TRACINA Le tracine, conosciute anche come pesci ragno, sono lunghe 15-50 cmevivono nei fondali sabbiosi, anche vicino alla riva. Le più pericolose nelMediter­raneo sono la tracina drago e la tracina vipera. Questi pesci hanno spine dorsali robuste e velenifere che

vengono alzate in situazioni di pericolo. La puntura provoca un dolore immediatom­olto forte che raggiunge la massima intensità in circa 20minuti e può protrarsi per 24 ore e oltre. Siccome le tossine del veleno perdono potere a temperatur­e elevate, si dovrebbe immergere immediatam­ente la parte colpita in acqua molto calda (37- 40 °C al massimo) e tenerla a mollo per almeno 30– 60 minuti. Il dolore non

risponde agli analgesici. È utile una terapia antibiotic­a e anche la profilassi antitetani­ca contro le infezioni.

RAZZE Le razze hanno in fondo alla coda flessibile un robusto aculeo velenoso che infilzano violenteme­nte nella carne degli aggressori. La puntura è sempre accompagna­ta da un dolore intenso dovuto sia alla lacerazion­e della pelle sia agli effetti del veleno. La

zona ferita deve essere irrigata con acqua salata per rimuovere frammenti di spine e immersa in acqua calda per rendere il veleno inoffensi

vo. Le lacerazion­i possono richiedere una sutura e contro le infezioni si devono usare antibiotic­i e antitetani­ca. Le torpedini sono razze con un particolar­e organo definito elettrogen­o, posizionat­o ai lati del corpo, in grado di produrre scariche elettriche. Nel Mediterran­eo vivono specie capaci di erogare scariche da 50- 60 volt e da circa1Ampe­re, non mortalima molto dolorose.

RICCI DI MARE Gli amanti

del mare vicino agli scogli devono fare attenzione ai ricci che vivono attaccati a rocce sommerse e anfratti. Se si calpesta a piedi nudi un riccio, le sue spine possono rompersi e rimanere conficcate nella pelle. Bisogna allora estrarre accuratame­nte ogni fram

mento di aculeo, utilizzand­o pinzette o un ago sterilizza­to. Un impacco a

base di aceto è utile per dissolvere lo scheletro delle spine. Il dolore può essere trattato con analgesici e può durare alcuni giorni. Ma se si protrae oltre una settimanaè probabile la presenza di un’infezione da curare con antibiotic­i. Per evitare le punture dei ricci andrebbero sempre indossate in acqua ciabatte o scarpette con suola di gomma.

SCORFANO Lo scorfano, pesce che vive mimetizzan­dosi sul fondale roccioso, è ricoperto da numerosi aculei velenosi su dorso, coda e pinne. La loro puntura provoca un dolore molto intenso. Anche in questo caso, dopo avere lavato con acqua dimare la zona colpita ed estratto gli aculei ben evidenti, è utile immergere la parte ferita in acqua calda per rendere innocuo il veleno. Analgesici e antibiotic­i possono, rispettiva­mente, attenuare il doloreepre­venire infezioni.

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28, ex di La modella Fanny Neguesha, da una medusa nelle Mario Balotelli, punta durante acque di Playa Bonita, Belli, 35. e soccorsa da Alex L’isola dei famosi 2015, LE INSIDIE DELL’ISOLA
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