GIORGIO DELL’ARTI
Il vertice europeo è stato davvero catastrofico per il premier Conte, come sostengono Pd e Forza Italia, o è stato un trionfo, come dicono
Lega e M5S? Né l’uno né l’altro. Macron e laMerkel sono stati costretti a una faticosa trattativa notturna con il nostro primoministro - cosamai accaduta in passato - e, incassato il veto sul primo documento, hanno dovuto tener conto delle richieste italiane nell’accordo finale: ciò fa segnare un punto ai nostri rappresentanti. D’altra parte, nel testo conclusivo, è rimasta la parola «volontaria», riferita alla disponibilità da parte degli altri Paesi europei ad accogliere migranti sbarcati da noi. «Volontario» significa che non si farà avanti nessuno per alleviare le nostre pene. Quindi, al massimo è un pareggio. Forse potremmo assegnare a Conte-Salvini una vittoria ai punti. Gli accordi di Dublino dovranno essere rivisti, e sia pure con un’approvazione finale all’unanimità. Le navi delle Ong, che in buona o cattiva fede, facilitavano il business dei mercanti di uomini portando in Italia gli africani, dovranno smetterla, dato che sono cadute le obiezioni alla chiusura dei nostri porti. Inoltre, più in generale, francesi, tedeschi e Paesi nordici sanno che la vecchia acquiescenza dei politici nostrani, moneta con la quale si comprava dai partner europei la pazienza con cui dovevano sopportare il nostro debito e il disordine dei nostri conti, è tramontata. Il trono della Merkel, anche per la rigidità italiana, vacilla e non è detto che la Cancelliera non sia costretta a dimettersi e a piegarsi a un nuovo turno elettorale. Anche le azioni di Macron - che ha trovato un osso duro negli italiani sulla faccenda migranti e sulla questione libica - sono in netto calo in Francia.
E i naufragi? Da inizio 2018 sono mortimille disperati, e tra questi ci sono donne e bambini. Tra le ultime tragedie, quella di 120 persone a bordo di un gommone naufragate a sei chilometri dalla Libia. Il web ha mostrato le foto di tre bambini morti (sopra, uno dei tre, ndr). Solo 16 i salvati. L’Alto commissariato per i rifugiati ha segnalato altri 63 dispersi al largo di Zuwara. In pochi giorni, i morti sono stati circa 300.