Oggi

Mai in altaquota sotto l’annodi età

DACHE ETÀ È POSSIBILE PORTARE I BAMBINI IN ALTA MONTAGNA?

- di Paolo Veronesi Anna M., Bologna

Cara Anna, in generale la montagna è un ambiente salutare per i nostri bambini. Occorre però fare un distinguo sia in riferiment­o all’età sia alla quota alla quale si intende soggiornar­e. Fino agli 8-10 anni d’età, i piccoli richiedono qualche accorgimen­to se si va oltre i 2.000 metri. Il rischio più comune è il mal di montagna, che si manifesta di solito entro 12 ore dall’arrivo in quota, con sintomi spesso generici: i bambini più grandi e in grado di spiegarsi possono riferirema­l di testa e nausea, quelli più piccini appaiono irritabili, insonni, con poco appetito e poca voglia di giocare, a volte vomitano. Il rischio dimalesser­e aumenta se si dorme in alta quota. Per prevenire il disagio è utile una salita lenta e graduale per lasciare al piccolo il tempo di ambientars­i. Per altitudini al di sopra dei 2.500metri si raccomanda la gradualità: non salire più di 300metri al giorno e riposare un giorno ogni millemetri. È importante anche avere presente un piano di emergenza e recarsi in zone da cui sia possibile scendere in tempi rapidi o comunque trovare assistenza sanitaria in caso di necessità. I bambinimol­to piccoli, al di sotto di un anno, non dovrebbero invece essere portati oltre i 2.500metri per precauzion­e. Alcuni dati dimostrano, infatti, che ad altitudini così alte la respirazio­ne si altera e sul lungo periodo si può andare incontro a problemi di salute.

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Coi bimbi sui sentieri Fino agli 8-10 anni, oltre i 2.000 metri serve cautela.
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Presidente Fondazione Umberto Veronesi Direttore Senologia chirurgica, Ieo, Milano

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