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Vivere senza contanti, un risparmio per tutti

GESTIRE I "SOLDI FISICI" COSTA ALL'ITALIA 10MILIARDI DI EUROL'ANNO, MA MONOPOLIZZ­A ANCORA LAMAGGIOR PARTE DELLE SPESE. EPPURE, I VANTAGGI DEL NO CASH SONO TANTI...

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Sapete quanto ci costa il denaro contante? Almeno 10 miliardi di euro l'anno, secondo gli ultimi dati della Banca d'Italia. Il nostro Paese è infatti tra gli ultimi per pagamenti no cash. Il contante in circolazio­ne a fine 2017 era paria 197,7 miliardi di euro, con un rapporto con il Pil (il Prodotto interno lordo, la produzione totale di una nazione) pari all'11,6%, rispetto a una media del 10,1% dell'Eurozona. Inoltre, gli italiani ritirano sempre più soldi con il Bancomat: nel 2016 193,5miliardi di euro, con un aumento annuo dal 2008 dell'8,9%. Nello stesso periodo, i pagamenti elettronic­i pro-capite sono cresciuti dell'85%.

QUANTO CI COSTA Vivere (e viaggiare) senza contanti si può. Ed è un risparmio anche per i cittadini. Basti pensare a quanto tempo (edenaro) si perde per andare a ritirare i soldi in banca o alla Posta, oppure ai rischi che si corrono girando con le banconote in tasca o tenute a casa in un cassetto, o ancora alla impossibil­ità di difender- si dalle truffe se si paga con moneta sonante.

LE NORME NO CASH Negli ultimi anni, molte norme sono state introdotte a livello italiano ed europeo per spingere a evitare l'uso del contante. Ecco le principali:

il limite legale per i pagamenti in contanti è pari a 3 mila euro: da questa somma in su bisogna usare lamoneta elettronic­a;

negozi, artigiani e profession­isti devono avere il Pos (l'apparecchi­o che accetta le cartedi pagamento) e devono accettare il saldodelco­nto in moneta elettronic­a dai 30 euro in su;

è vietato far pagare di più per gli acquisti on line con carte di pagamento (con un risparmio di 550 milioni di euro l'anno per i cittadini europei);

è stata ridotta la franchigia per le truffe digitali da 150 a 50 euro;

il rimborso dei pagamenti con carte non autorizzat­i deve essere rimborsato entro un giorno;

dal primo gennaio 2018 è stata sospesa l'emissione dellemonet­ine da 1 e 2 centesimi;

gli scontrini devono essere arrotondat­i ai 5 centesimip­iù vicini;

dal primo luglio scorso idatori di lavoro non possono più pagaregli stipendi incontanti (esclusi lavoratori domestici e Pubblica amministra­zione).

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