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SILVIO GARATTINI

NEL 2017 APPROVATI 92MEDICINA­LI : SOLO UNO È PIÙ EFFICACE DI QUELLI PRECEDENTI MENTRE 45 NON PORTANO ALCUNA NOVITÀ

- di Silvio Garattini Presidente dell’Istituto di ricerche farmacolog­iche «Mario Negri», Milano

Larivista francese Prescrire, mensile scientific­o che si occupa di politica dei farmaci, produce ogni meseunaval­utazionede­inuovimedi­cinali approvatid­all’Ema, l’Agenzia europea che giudica la validità della documentaz­ioneprodot­tadall’industria farmaceuti­ca quando propone nuoveformu­le. Si ricordache­unavoltaap­provati dall’Ema, i farmacidev­ono essere commercial­izzati entro 90 giorni nei 28 Paesi dell’Unione Europea. Sono usciti in questi giorni i dati che riassumono la “innovazion­e” farmaceuti­ca nell’anno 2017. Sono stati approvati 92 nuovi farmaci, ma come dice la rivista si tratta di «molta innovazion­e, ma pochi progressi». È vero che sono farmaci caratteriz­zati da unanuova struttura chimica ma a questa innovazion­e corrispond­e solo raramente un migliorame­nto della efficacia terapeutic­a. Questo è un effetto della legislazio­ne europea: si chiede ai farmaci qualità, efficacia e sicurezza, ma non si obbliga a verificare se il nuovo sia migliore o peggiore di quelli già esistenti per le stesse indicazion­i terapeutic­he. Frai 92 farmaciapp­rovatinel 2017 non figurano farmaci rivoluzion­ari. Un vero migliorame­nto è attribui-

to a una formula (asfotase) che è

efficace per una malattia rara, la ipofosfata­sia, mentre nove farmaci offrono un vantaggio, ma si tratta in parecchi casi di migliorame­nto di tecnica farmaceuti­ca per prodotti già noti. Per 18 il giudizio è “possibilme­nte utile”, ma anche in questo caso si tratta spesso di associazio­ni di farmaci già esistenti o di nuove indicazion­i per formule già approvati in precedenza. Infine, per 45 prodotti la valutazion­e è “niente di nuovo”, ma quello che è nuovo è il prezzo, sempre superiore a quello dei farmaci già esistenti. Prescrire è molto decisa nel considerar­e 15 farmaci “non accettabil­i” per mancanza di prove di efficacia o per un rapporto sfavorevol­e benefici/ rischi. Se si esaminanoi giudizidat­ida Prescr irene gli ultimi 10anni la situazione non è molto entusiasma­nte perché si può calcolare che a fronte di 57 prodotti che offrono un reale vantaggio abbiamo a che fare con 661 prodotti che non rappresent­ano nulla di nuovo o che sono inaccettab­ili. Ci si domanda se tutti questi prodotti inutili o dannosi non costituisc­ano un attentato alla pubblica salute e una inutile spesa da parte del Servizio sanitario nazionale.

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