MARIA VENTURI
OGGI I MARITI DANNO IL GIUSTO VALORE AL LAVORO DOMESTICO E AUMENTANO LE DONNE CHE LO SVOLGONO A TEMPO PIENO. MA QUANTE NE SONO APPAGATE?
Cara Maria
quando è nato il mio bambino ho chiesto un anno di aspettativa, ma poco dopo essere tornata al lavoro mi sono dimessa perché non mi andava di farlo crescere da nonna e tata. Ora, di figli, ne ho due e faccio la moglie e la madre a tempo pieno: ho realizzato la mia vocazione della famiglia. Vedo tante altre donne appagate come me da questo ruolo, e anche i mariti hanno imparato ad apprezzarlo: è un lavoro autonomo che esige creatività e intelligenza. Apprezziamolo anche noi!
Figli trascurati, bulli, trasgressivi, viziati: a rivalutare l’importanza di una madre a tempo pieno oggi è anche la società, e non solo il marito sgravato dall’obbligo di coeducatore in prima linea e gratificato dalle attenzioni di una moglie sempre presente. Sono molte le donne che come te hanno la vocazioni della famiglia, ma non tutte possono realizzarla se un secondo stipendio è indispensabile per arrivare a fine mese. F are le casalinghe diventa in questi casi un secondo lavoro e la potenziale gratificazione una quotidiana ed estenuante lotta con l’orologio. Sono molte anche le donne che, pur non mirando alla fama o a un’eccellenza da Nobel, desiderano investire intelligenza e creatività in modo diverso da te. Nessuno più contesta la loro aspirazione a realizzarsi anche professionalmente. M olto spesso si rinviano matrimonio e maternità per concentrarsi sulla carriera. È una decisione responsabile: si vuole raggiungere la sicurezza necessaria per poter conciliare lavoro e famiglia. Quelle che perdono il posto oppure sono costrette a dimettersi perché non ce la fanno diventano casalinghe per ripiego e non possono condividere la tua gioia. Ma hai comunque lanciato un messaggio positivo.
Sotterraneo rancore
Lamia convivente ha avuto un marito infedele e assente, però è molto legato al loro unico figlio. È un ragazzo che mi detesta e ci ha dato solo problemi. Ora vorrebbe andare a vivere con suo padre, ma la mia donna si oppone tenacemente. Al nostro rapporto non pensa? Non si accorge che sono sempre più in crisi?
Paul, e- mail Evidentemente no. Devi parlare con franchezza e dirle apertamente che sei al limite della sopportazione. Io sospetto che rifiuti di mollare il problematico figlio spinta da un mai estinto rancore nei confronti del marito che vorrebbe riaverlo con sé.
Madri snaturate
Molte quattordicenni, per statura e sviluppo fisico, sembrano donne. Se ci aggiungi trucco, abbigliamento e assenza di freni morali si può capire dove possano arrivare. Mio marito, medico, mi ha mostrato sconvolto un messaggino esplicitamente seduttivo ricevuto sul suo cellulare di servizio da una quattordicenne come quella descritta. Si è subito rivolto alla madre: reazione zero, la ragazzina «sa quel che fa». Laura, e- mail È un caso di ormai familiare cronaca e degrado. La natura ha consentito a una donna aberrante di riprodursi e ora sta allevando uno sventurato clone.
LE SCELTE GIUSTE SONO LE PIÙ DIFFICILI PERCHÉ CI SI ARRIVA SUPERANDO L’ISTINTO E IL POTEREDELLE EMOZIONI