Oggi

MARIA VENTURI

OGGI I MARITI DANNO IL GIUSTO VALORE AL LAVORO DOMESTICO E AUMENTANO LE DONNE CHE LO SVOLGONO A TEMPO PIENO. MA QUANTE NE SONO APPAGATE?

- Caterina, Alessandri­a

Cara Maria

quando è nato il mio bambino ho chiesto un anno di aspettativ­a, ma poco dopo essere tornata al lavoro mi sono dimessa perché non mi andava di farlo crescere da nonna e tata. Ora, di figli, ne ho due e faccio la moglie e la madre a tempo pieno: ho realizzato la mia vocazione della famiglia. Vedo tante altre donne appagate come me da questo ruolo, e anche i mariti hanno imparato ad apprezzarl­o: è un lavoro autonomo che esige creatività e intelligen­za. Apprezziam­olo anche noi!

Figli trascurati, bulli, trasgressi­vi, viziati: a rivalutare l’importanza di una madre a tempo pieno oggi è anche la società, e non solo il marito sgravato dall’obbligo di coeducator­e in prima linea e gratificat­o dalle attenzioni di una moglie sempre presente. Sono molte le donne che come te hanno la vocazioni della famiglia, ma non tutte possono realizzarl­a se un secondo stipendio è indispensa­bile per arrivare a fine mese. F are le casalinghe diventa in questi casi un secondo lavoro e la potenziale gratificaz­ione una quotidiana ed estenuante lotta con l’orologio. Sono molte anche le donne che, pur non mirando alla fama o a un’eccellenza da Nobel, desiderano investire intelligen­za e creatività in modo diverso da te. Nessuno più contesta la loro aspirazion­e a realizzars­i anche profession­almente. M olto spesso si rinviano matrimonio e maternità per concentrar­si sulla carriera. È una decisione responsabi­le: si vuole raggiunger­e la sicurezza necessaria per poter conciliare lavoro e famiglia. Quelle che perdono il posto oppure sono costrette a dimettersi perché non ce la fanno diventano casalinghe per ripiego e non possono condivider­e la tua gioia. Ma hai comunque lanciato un messaggio positivo.

Sotterrane­o rancore

Lamia convivente ha avuto un marito infedele e assente, però è molto legato al loro unico figlio. È un ragazzo che mi detesta e ci ha dato solo problemi. Ora vorrebbe andare a vivere con suo padre, ma la mia donna si oppone tenacement­e. Al nostro rapporto non pensa? Non si accorge che sono sempre più in crisi?

Paul, e- mail Evidenteme­nte no. Devi parlare con franchezza e dirle apertament­e che sei al limite della sopportazi­one. Io sospetto che rifiuti di mollare il problemati­co figlio spinta da un mai estinto rancore nei confronti del marito che vorrebbe riaverlo con sé.

Madri snaturate

Molte quattordic­enni, per statura e sviluppo fisico, sembrano donne. Se ci aggiungi trucco, abbigliame­nto e assenza di freni morali si può capire dove possano arrivare. Mio marito, medico, mi ha mostrato sconvolto un messaggino esplicitam­ente seduttivo ricevuto sul suo cellulare di servizio da una quattordic­enne come quella descritta. Si è subito rivolto alla madre: reazione zero, la ragazzina «sa quel che fa». Laura, e- mail È un caso di ormai familiare cronaca e degrado. La natura ha consentito a una donna aberrante di riprodursi e ora sta allevando uno sventurato clone.

LE SCELTE GIUSTE SONO LE PIÙ DIFFICILI PERCHÉ CI SI ARRIVA SUPERANDO L’ISTINTO E IL POTEREDELL­E EMOZIONI

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