La nutrizione nei primi 1000 giorni di vita: un investimento per il futuro
Oggi la scienza ha fatto passi da gigante nello studiare il valore dei singoli alimenti finalizzato al mantenimento di uno stato di benessere ben oltre gli anni della giovinezza. Si è scoperto, infatti, che la nutrizione ha un ruolo importante nell’aiutarci a tenere lontane gravi patologie come le malattie cardiovascolari, i tumori, il diabete, lo scompenso metabolico, le infiammazioni, e tante altre. Anche da ciò che mangiamo, quindi, può dipendere la nostra salute futura, ma bisogna conoscere bene i valori nutrizionali degli alimenti, evitando di cadere nella trappola delle tante fake news che ormai dilagano su Internet. Contro i messaggi privi di fondamento scientifico che riguardano la nutrizione nei primi 1000 giorni, RIMMI (Rete Interaziendale Milano Materno Infantile) e Fondazione Istituto Danone, in collaborazione con partner di peso come il Gruppo CairoRCS, Fattore Mamma e Facebook Italia, hanno lanciato la campagna NUTRIPEDIA - InformaTi per crescere. Un pool di esperti, divulgatori, pediatri, ginecologi e nutrizionisti sarà al fianco dei genitori per aiutarli a orientarsi nel mare di informazioni e notizie spesso del tutto infondate, che si trovano riportate nel web. L’hub Nutripedia.it si propone anche di diventare la prima “enciclopedia partecipata”, grazie a uno spazio dedicato alle fake news che man mano vengono scoperte offline e online portate all’attenzione degli esperti dalle mamme e papà, dai professionisti stessi o dal pubblico in generale.
PORRE LE BASI GIUSTE FIN DALL’INIZIO
Una corretta nutrizione inizia già dal periodo della gravidanza, dicono gli specialisti, perché i diversi nutrienti non sono solo fondamentali per garantire la crescita del bambino, ma hanno un ruolo funzionale, cioè agiscono sui geni modulandoli. È stato dimostrato che anche uno stile alimentare corretto in termini di qualità e quantità durante i primi anni di vita consente di prevenire da adulti il rischio di sviluppare diverse patologie croniche; e, oltre ad aiutare una crescita corporea corretta, consente un miglior sviluppo delle capacità intellettive del bambino. “I genitori, soprattutto se sono alla prima esperienza, sono colti da ansie e dubbi, per questo dobbiamo fornire loro informazioni valide dal punto di vista scientifico”, spiega il prof. Gianvincenzo Zuccotti, coordinatore Steering Committe di RIMMI e direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano.