GIORGIO DELL’ARTI
Chi
è l’onorevole Mura? Andrea Mura, deputato grillino di Cagliari, grande velista. Il suo avversario nel collegio, Ugo Cappellacci (Forza Italia), ha rivelato di non averlo mai visto a Montecitorio: 96% di assenze. Mura si è difeso dicendo: non c’è bisogno di partecipare alle sedute per far politica. Io lotto per salvare gli oceani dalle microplastiche. E poi al Movimento l’avevo detto: voi mi candidate, ma io intendo restare in mare.
Accidenti. Adesso il Movimento l’ha smentito. I capigruppo di Camera e Senato lo hanno invitato a partecipare alle sedute oppure a dimettersi. Mura vuol partecipare alla Regata del Rhum (FranciaCaraibi), prevista per novembre. Quello è il momento della Finanziaria, il passaggio più importante della vita parlamentare. Non pare, tuttavia, che Mura abbia intenzione né di rinunciare al Rhum né di dimettersi.
Beh, ha torto, no? Ha torto, e però è anche facile dargli torto. Quasi nelle stesse ore in cui scoppiava la polemica, Casaleggio ha detto ai giornalisti della Verità che prima o poi ci si rassegnerà al fatto che il Parlamento è inutile. Per lui, Internet e la possibilità della democrazia diretta lo soppianteranno. Un problema di utilità delle Camere esiste. Non a caso Grillo batte sul problema del «vincolo di mandato».
Che cos’è? La Costituzione stabilisce che, una volta eletto, il parlamentare è un uomo libero, che deve votare secondo coscienza. Grillo sostiene invece che il deputato, arrivato in Parlamento grazie a un partito, deve fare quello che gli dice il partito. Ma a questo punto a che servirebbero i parlamentari? Ciascun capo-partito, disponendo di un pacchetto di voti, potrebbe farlo valere al momento di approvare una legge, senza bisogno di passare per l’aula. Oppure - ipotesi Casaleggio - rivolgersi a internet.
Come se ne esce? Chi lo sa. I parlamenti con le elezioni esistono da più di due secoli. L’istituzione è vecchia e potrebbe essere superata dai tempi. D’altra parte le masse (?) che si esprimono attraverso la Rete non hanno l’aria di essere così sagge. Io direi: l’onorevole Mura intanto si dimetta, e poi ne riparliamo.