Ferragnez, il neo della lista nozze
AVEVANO CHIESTO AGLI INVITATI DI FARE UNA DONAZIONE PER UN PROGETTO A FAVO REDI UNO O PIÙ FAN BISOGNOSI. MA IL RACCOLTO È STATO INFERIORE ALLE ATTESE
Ribattezzato con grande enfasi “il RoyalWedding italiano” (o RoyalMarket), il matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez ha fatto registrare record di visualizzazioni sui profili social della coppia. Un evento mediatico che in Italia non ha precedenti e che sarebbe sciocco sottovalutare. Chiara e Fedez, lei «influencer», lui rapper, sono celebri per aver sfondato su Instagram il muro dei 20milioni di follower, soprattutto americani (14 milioni lei e 6,2 lui). Unmatrimonio celebrato in una masseria ottocentesca di Noto trasformata in stile Coachella con l’immancabile ruota panoramica, le collane e le coroncine di fiori come, appunto, al Coachella ValleyMusic andArts Festival, la rassegnamusicale nata nel 1999 a Indio, in California. Un matrimonio barocco, tutto socializzato, fin in nei minimi particolari. Dagli accessori ai gadget, dagli invitati ai brand. Durante la preparazione, per non perdere un momento, la fashion blogger ha annunciato: «Abbiamo iniziato a girare il documentario sulla mia vita alla vigilia delle nozze. Non potrei essere più fiera».
C’è una sola cosa che è andata storta. La lista nozze volgeva alle opere di bene. Su Instagram, i “Ferragnez” (qualcuno ha maliziosamente fatto osservare che è Chiara a
condure le danze) avevano pubblicato un video nel quale comunicavano la loro scelta: «Abbiamo deciso di non richiedere regali ai nostri invitati, ma aiutare in concreto uno o più dei nostri fan». E ancora: «Non vogliamo donare a una onlus, ma direttamente
alla causa meritevole di uno di voi. Abbiamo chiesto ai nostri ospiti di partecipare a questa raccolta fondi, quello che vi chiediamo è di inviare un’e-mail e di sottoporci le cause che secondo voi sonomeritevoli di un supporto. Le leggeremo tutte e selezioneremo quelle che hanno più bisogno del nostro aiuto». Ma sul sito GoFundMe, la raccolta fondi non ha raggiunto, al momento, l’obiettivo dei 50 mila euro. E questo, forse, dà la misura di quanto oggi la coincidenza fra virtuale e reale sia sovrastimata. Con 20 milioni di follower, con una cerimonia tutta sponsoriz
zata (persino l’Alitalia ha trasformato un volo di linea in una campagna pubblicitaria allestendo un servizio brandizzato Ferragnez: dal biglietto aereo ai gadget di bordo, passando per i display luminosi), e con celebri marchi che hanno fatto a gara a costruire questa favola moderna, si pensava che la raccolta fondi fosse un gioco da ragazzi. Del resto, il valore degli influencer si misura proprio nella capacità di influenzare i comportamenti d’acquisto dei consumatori in ragione del loro carisma. Ma tra un acquisto “suggerito” dalla bravissima Chiara e un’offerta per i più bisognosi, i follower preferiscono la prima opzione: fa più figo.
UN «INFLUENCER» SI MISURA APPUNTO DALLACAPACITÀDI INFLUENZARE. CHE INQUESTOCASO NONÈSCATTATA