L’immagine invisibile: è il tuffatore d iP aestum
A50ANNI DALLA SCOPERTA, UNA MOSTRA PER CELEBRARLO
Èun continuo rimando fra l’antico, l’arte del Settecento, secolo che segnò l’avvio dei grandi scavi archeologici, sino a quella del Novecento. Così la mostra che
celebra i cinquant’anni dalla scoperta della celebre Tomba del Tuffatore a Paestum cerca di analizzare, proprio attraverso il confronto storico-culturale, i mille significati attribuiti a questa figura divenuta iconica e contraddittoria nella sua specifica interpretazione. L’esile profilo del giovane “fermato” nell’attimo in cui si sta tuffando, è stata letta dagli studiosi quale semplice passaggio fra la vita e la morte, come pure tangibile messaggio legato ai culti iniziatici di Orfeo e Dionisio. L’immagine invisibile, questo il titolo della singolare rassegna fruibile sino al 7 ottobre al Museo archeologico nazionale di Paestum, offre alcune fra le maggiori scoperte legate alla MagnaGrecia, come i vasi funebri con raffigurazioni di Orfeo, alcuni giunti da Napoli e Matera, le laminette in oro con testi orfici da Thurii e Vibo Valentia, la tomba delle danzatrici da Ruvo. Affiancano questi reperti le diverse rappresentazioni edonistiche settecentesche legate a Bacco, giungendo alle leggiadre danzatrici delCanova, sino ad una serie di opere delNovecento firmate da maestri fra i qualiCagli e de Chirico. La mostra intende soffermarsi sulle possibili riletture dell’antico e delle scoperte archeologiche in merito a un’immagine che ha ispirato scrittori e artisti, come il napoletanoCarlo Alfano del quale l’opera Il Tuffatore, posta nel 1972 accanto all’originale nel Museo di Paestum è stata ulteriormente valorizzata.