L’Italia è ancora la patria del vero caffè?
MOLTE POLEMICHE HANNO ACCOLTO L’APERTURA DELLA RESERVE ROASTERY DEL COLOSSO AMERICANO STARBUCKS
I n realtà l’Italia capitale del caffè non lo è più da tempo nonostante quello che un po’ superficialmente pensino gli
italiani. L’Italia è rimasta indietro su molte cose, la cultura del caffèèuna diqueste. Nonperquantoriguardale grandi
e le piccole torrefazioni, che fanno un lavoro egregio, ma per quanto riguarda l’approccio dei bar e la curiosità dei consumatori. Su questi punti ci hanno superato purtroppo tutti. EccoperchéStarbucks, nellaversioneReserveRoastery che ha aperto a Milano, è una benedizione: ci spiega la stagionalità, ci spiega che il caffè non è solo espresso ma può essere estratto inmille modi, che è una pianta, un alimento,
che proviene da determinati territori che vanno trattati con rispetto. Ancora: ci garantisce un servizio curato, professionale, con delle regole. Chiaramente ci sono migliaia di bar di eccellenza in Italia (il Gambero Rosso non a caso realizza da decenni in partnership con illy l’unica guida del settore), mastiamoparlando della punta dell’iceberg. Il grosso sono purtroppo esercizi privi di progetto, di visione e di consapevolezza. Starbuckscon lasuaReserveRoasterypuòdare la sveglia senza dubbio spingendo tutti a faremeglio. Quindi ci dobbiamo far insegnare dagli americani come si rispetta la culturadel caffè? Se serveamigliorarci, cosa c’èdimale?