CHEBRUTTAFINEHA FATTO ILGIORNALISTA JAMAL KHASHOGGI?
Ilgiornalista arabo Jamal Khashoggi, fuggito in Turchia, s’era innamorato di una giovane studiosa di nome Hatice Cengiz e voleva sposarla. Chiese perciò al consolato saudita di Istanbul il certificato di divorzio, gli risposero che, per ritirarlo, doveva presentarsi di persona. All’una di martedì 2 ottobre Khashoggi andò al consolato, lasciando fuori la fidanzata ad aspettarlo. Alle quattroemezza del pomeriggio non era ancora uscito. Hatice avvertì il governo turco. Da Riad, la capitale dell’Arabia Saudita, fecero sapere che Khashoggi era regolarmente uscito. In realtà, nessuno lo ha più visto e indagini hanno accertato che: quelmartedi era stato concesso un giorno di vacanza a tutti gli impiegati del consolato; due piccoli aerei avevano portato quel giorno a Istanbul 15 arabi, alcuni sicuramente identificati come appartenenti al servizio di sicurezza saudita; fra le 3 e le 4 del pomeriggio due grossi furgoni neri sono usciti dal consolato, hanno raggiunto l’aeroporto e qui hanno scaricato una mezza dozzina di casse, che sono state caricate sui due aerei e portate a Riad. L’ipotesi, raccontata dalWashington Post e dall’agenzia Reuters - le testate per cui lavorava Khashoggi - è che Khashoggi abbia trovato gli arabi arrivati apposta da Riad. Costoro l’avrebbero ammazzato, poi avrebbero fatto a pezzi il cadavere e chiuso i pezzi nelle casse. I furgoni neri, dotati di targa diplomatica, non erano perquisibili. C’è chi sostiene che sia stato sciolto nell’acido.
Il mandante è il governo arabo? È possibile?
Il governo arabo si identifica col principe 33enne Mohamed bin Salman, così popolare da essere chiamato Mbs. Agli occidentali Mbs piaceva perché aveva riaperto i cinema, abolito la polizia religiosa, permesso alle donne di guidare. Giovane e moderno, quindi, al punto che Trump ne aveva fatto il suo uomo in Medio Oriente, contro iraniani e terroristi. Senonché l’uomo è implacabile con gli oppositori, ha rinchiuso in un hotel i 381 principi potenzialmente suoi concorrenti costringendoli a versare allo Stato 100 miliardi ed eliminandoli dalla corsa alla successione al trono. Adesso c’è il caso Khashoggi, che rischia di rovinargli la reputazione con conseguenze difficili da calcolare. Si dice che suo padre, il re Salman, lo stia esautorando. È un guaio anche per Trump.