La post@ dei lettori
SCRIVETE A: direttore.oggi@rcs.it
REDDITODI CITTADINANZA (E NON SOLO) Caro direttore, ho 32 anni e abito ancora con mia madre perché non ho un lavoro che mi permetta di vivere per conto mio, e non ne sono certo felice. Al Sud, dove vivo, sono tanti gli uomini e soprattutto le donne che sono nella mia stessa situazione, in territori che non offrono possibilità di occupazione. Il reddito di cittadinanza non è la panacea di tutti i mali, ma una soluzione per uscire da una condizione di disagio e investire sul nostro, sul mio futuro.
Maria Pia, Vieste (Foggia) Caro direttore, il M5S parla del reddito di cittadinanza dal 2013. Ora, dopo cinque anni, sono al governo e non sanno ancora come realizzarlo nel dettaglio. La Lega si trova nella stessa situazione per quanto riguarda il condono fiscale. Mi domando: che cosa hanno fatto in questi cinque anni? Hanno pensato solo a preparare slogan per attrarre voti?
Donato Coletti Caro direttore, un lettore parla di “vento del cambiamento”. Ma è la ripetizione del ventennio fascista e in versione peggiore di prima. Dovremmo aver imparato a diffidare di chi minaccia coloro che criticano il suo operato. Ho paura che fra un po’ si passerà dalle violenze verbali a quelle fisiche... Claudia C. Caro direttore, mi domando a cosa serva andare a votare, visto che poi a dettare legge sono le borse e gli speculatori finanziari. O c’è anche il ricatto all’Italia perché ha smesso di accettare lo sbarco in quantità industriale di manovalanza poi purtroppo spesso destinata al crimine e al caporalato? Franco Bassi Cari lettori, la difficile situazione politica ed economica è al centro di molte vostre lettere, e qui ho spazio solo per pubblicarne alcune. Il reddito di cittadinanza è ancora in fieri, così come la cosiddetta pace fiscale. Ne capiremo un po’ di più quando dalle chiacchiere e dagli annunci si passerà alle applicazioni concrete. A marzo, sembra. Ci torneremo sopra. «FURTO LEGALIZZATO» Caro direttore, a proposito del suo articolo sulle bollette, con il quale concordo perfettamente, le segnalo il caso delle bollette sulle seconde case. Anche se la casa di villeggiatura non viene utilizzata, arrivano puntualmente bollette di luce e gas per «trasporto energia» di circa 50 euro mensili, pari a 600 euro annui che ritengo un furto legalizzato. Per un pensionato che si è comprato il mini-appartamento con la liquidazione per poter fare le vacanze in casa propria tale spesa corrisponde a un mese di pensione. Ho pensato anche di disattivare e ripristinare solo in caso di bisogno, ma tutto questo avrebbe un costo doppio. Cosa ne pensa? Luciana Minghetti Cara Luciana, cosa vuole che le dica? Ne penso male. Ci lamentiamo tanto delle banche e spesso ci dimentichiamo delle «furbizie» degli erogatori di energia... CARABINIERI INFEDELI Caro direttore, un carabiniere che, al processo Cucchi, ammette il pestaggio e accusa due colleghi; un carabiniere condannato per stupro a Firenze. Anche le persone preposte a garantire la nostra sicurezza si rendono responsabili di atti così deplorevoli... Non riesco e non voglio rimanere indifferente davanti a fatti simili.
Antonella Cara Antonella, sono «mele marce», senza dubbio. Ma sarebbe ora che in quel cesto qualcuno cominciasse a controllare meglio.... AMICI GRAZIE A TEX Caro direttore, ho letto con piacere il suo editoriale “Elogio del fumetto”. Di Tex si potrebbe discutere all’infinito: tutte le sue storie hanno così tante chiavi di lettura quanti possono essere gli stati d’animo del lettore. Le voglio raccontare un aneddoto personale. Come tanti, non avendo più spazio in casa, sono stato costretto a sistemare gli albi nel mio ufficio. Un giorno arriva un signore che non conoscevo. Guardando ammirato la mia collezione mi ha detto: «Le persone si dividono in due tipi: quelli che leggono Tex e quelli che non lo capiscono». Per un attimo sono rimasto sbalordito, ma riprendendomi gli ho chiesto: «Anche lei...». E lui di rimando: «Sì, anch’io». È stato l’inizio di una amicizia che a distanza di anni va ancora avanti. Grazie a Tex!
Giuseppe Ianni Caro Giuseppe, leggevo una bella intervista a Francesco Guccini sul Corriere della Sera. Il cantautore soffre di unamalattia agli occhi ed è costretto a farsi leggere i libri. Ma dice: «Avere qualcuno che ti legge le cose è bello, però, vede, oggi per esempio i fumetti non li conosco: che faccio, mi faccio raccontare le figure?». Mi piace immaginare che Guccini pensasse a Tex.