La follia dell’uomo condannato per mafia in Emilia
Per otto ore ha tenuto in ostaggio quattro impiegati nell’ufficio postale di Pieve Modolena (Re), poi si è arreso. Francesco Amato ( nella
foto), è nato a Rosarno nel 1963, ma da molti anni vive a Reggio Emilia. Il 31 ottobre è stato condannato dal Tribunale di Reggio Emilia a 19 anni di carcere per associazione mafiosa nell’ambito del maxi processo Aemilia contro le cosche di Cutro (Crotone) trapiantate in Emilia Romagna fin dal 1982 e attive nella cosiddetta “economia sommersa”, secondo la Direzione