Oggi

1918- 2018

LE BATTAGLIE MA ANCHE GLI AMORI, GLI EROI EGLI ERRORI: RICORDIAMO­COSÌ LAFINE DELLAGUERR­A

- V. P.

Ecco tre citazioni tra le tante, importanti, legate alle commemoraz­ioni del 4 novembre a 100 anni dalla Pace.

«La guerra fu vinta e questo contribuì a rafforzare lo spirito della Patria, che non era di parte e tantomeno di una parte sola, quella interventi­sta, bensì era il portato di un nuovo senso di cittadinan­za. La mobilitazi­one generale, la divisa, la trincea; la condivisio­ne dei sacrifici e dei dolori nel “fronte interno” avevano aiutato a formare una nuova consapevol­ezza dell’essere italiani». ( Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell’ intervista al Corriere della Sera del 4 novembre 2018).

«Sul Piave e sul Grappa la guerra cambia segno. Non si tratta più di conquistar­e montagne dal nome slavo che nessuno dei nostri nonni aveva mai sentito nominare, di entrare in città italiane in cui nessuno di loro era mai stato. Si tratta di difendere la patria e la famiglia. Di salvare la pelle, la dignità, la nazione. (...) Di badare alla terra: cosa che i fanti contadini sapevano fare, anche se analfabeti. Fu la vera nascita della nazione». ( Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera, 31 ottobre 2018).

«La classe diriggente liberale vince la guerra ma perde la pace. Nasce allora l’Italia? Ne nasce più d’una: un ritratto corretto è in chiaroscur­o». ( Mario Isnenghi a Radio Anch’io Rai 1, 2 novembre 1918).

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