Oggi

«Per le foto intime serve il consenso »

- Marianna Aprile

Mamettere in giro – magari dopo essersi lasciati - foto o video privati realizzati in un momento di intimità di coppia, è lecito? La domanda non è di quelle che ci facciamo noi, osservator­i maliziosi delle altrui vite sentimenta­li. Nasce piuttosto dal dilagare di un fenomeno che nei casi più gravi degenera nel revenge porn, ovvero nel vendicarsi della persona che si è amata e con cui non si sta più facendo circolare immagini intime, ovviamente più esplicite di quelle pubblicate dalla Isoardi. «Le foto private, ovunque siano state realizzate, con il consenso di tutti i soggetti effigiati, possono essere divulgate, solo se costoro sono d’accordo», spiega l’avvocato Caterina Malavenda. In caso contrario? «Se si pubblicano senza quel consenso, si commette una grave violazione della privacy». A quel punto, la persona esposta “a sua insaputa” ha davanti due strade: «Può sempliceme­nte comunicare a chi ha pubblicato l’immagine il proprio dissenso, chiedere la rimozione della foto e diffidarlo da ulteriori pubblicazi­oni, o può chiedere l’intervento del Garante per la Privacy ( www.garantepri­vacy.

it), che può disporre la rimozione della foto dai social in cui è stata pubblicata e da siti e giornali che l’hanno eventualme­nte ripresa e diffusa. Potrà poi chiedere anche il risarcimen­to di eventuali danni», continua Malavenda. Il fatto che nel caso della foto pubblicata dalla conduttric­e della Prova del Cuoco sia ritratto un ex compagno che è anche ministro dell’Interno peggiora le cose? «No, il ruolo in sé non costituisc­e un’aggravante», conclude Malavenda.

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