«Disse che lamonarchia è come una soap opera »
«AL PRINCIPE NON MANCA L’IRONIA», SVELA L’ESPERTO ANTONIO CAPRARICA. «E IO PENSO CHE NON ABDICHERÀMAI: PER IL LAVORO CUI È DESTINATOHA STUDIATOUNA VITA»
Antonio Caprarica è giornalista, scrittore, autore di molti saggi sulla monarchia inglese tra cui il recente Royal Baby - Vite magnifiche e viziate degli eredi al trono (Sperling & Kupfer).
Caprarica, che idea si è fatto del principe Carlo?
«È una personalità complessa. Come ha esposto lo storicoDavid Cannadine, somiglia piuttosto a un gentiluomo di campagna del XVIII secolo, è cioè un po’ lontano dalle pulsioni della società moderna. Questo però non gli ha impedito di anticipare le tematiche ambientaliste, con una sensibilità dimostrata in tante battaglie. È colto, intelligente e anche autoironico. Gli chiesero a cosa servisse oggi la monarchia e lui, con un sorrisetto: “Mi pare chiaro, no? È la soap opera più seguita del pianeta”».
Qual è l’atteggiamento di Sua Altezza verso l’universo femminile?
«Non lo vedo come un entusiasta sostenitore della liberazione della a donna. Non dimentichiamo che quando Diana glig fece una scenataccia a causa di Camilla a, rispose gelido: “Non intendo certo essere il primo principe di Galles senza un’amante!”. Camilla invece lo sostiene e giova senz’altro alla sua autostima».
Due nuore a Palazzo: Kate e Meghan. Con quale si intende meglio?
«Meghan è appena arrivata, troppo presto per emettere giudizi. Con Kate ha invece un rapporto consolidato, gli piace perché trova in lei quel senso di responsabilità che Diana non aveva. Kate è un soldatino, fa ciò che serve alla famiglia reale. Perciò su di lei può contare. Ed è chiaro a tutti che, quando la regina verrà a mancare, sarà il pivot di Palazzo: Camilla non ama gli impegni pubblici».
Lei crede che Carlo sarà re o lo scettro passerà direttamente al figlio?
«Lo scettro può passare direttamente aWilliam solo se il padre muore. O se Carlo decide di abdicare, una volta sul trono. Ma il principe è un fanatico della monarchia ereditaria, condivide il senso di responsabilità della madre. Io perciò non ho affatto la sensazione che Sua Altezza possa abdicare, nemmeno se diventasse re a 80 anni. È un lavoro per il quale si è preparato tutta la vita e allora giocherà quel ruolo con molta più libertà di quanto farebbe un sovrano giovane. Regnerà in nome del multiculturalismo, lascerà Buckingham Palace e se ne andrà a Windsor. Preparerà insomma una nuova stagione monarchica».