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«Disse che lamonarchi­a è come una soap opera »

«AL PRINCIPE NON MANCA L’IRONIA», SVELA L’ESPERTO ANTONIO CAPRARICA. «E IO PENSO CHE NON ABDICHERÀM­AI: PER IL LAVORO CUI È DESTINATOH­A STUDIATOUN­A VITA»

- Michela Auriti

Antonio Caprarica è giornalist­a, scrittore, autore di molti saggi sulla monarchia inglese tra cui il recente Royal Baby - Vite magnifiche e viziate degli eredi al trono (Sperling & Kupfer).

Caprarica, che idea si è fatto del principe Carlo?

«È una personalit­à complessa. Come ha esposto lo storicoDav­id Cannadine, somiglia piuttosto a un gentiluomo di campagna del XVIII secolo, è cioè un po’ lontano dalle pulsioni della società moderna. Questo però non gli ha impedito di anticipare le tematiche ambientali­ste, con una sensibilit­à dimostrata in tante battaglie. È colto, intelligen­te e anche autoironic­o. Gli chiesero a cosa servisse oggi la monarchia e lui, con un sorrisetto: “Mi pare chiaro, no? È la soap opera più seguita del pianeta”».

Qual è l’atteggiame­nto di Sua Altezza verso l’universo femminile?

«Non lo vedo come un entusiasta sostenitor­e della liberazion­e della a donna. Non dimentichi­amo che quando Diana glig fece una scenatacci­a a causa di Camilla a, rispose gelido: “Non intendo certo essere il primo principe di Galles senza un’amante!”. Camilla invece lo sostiene e giova senz’altro alla sua autostima».

Due nuore a Palazzo: Kate e Meghan. Con quale si intende meglio?

«Meghan è appena arrivata, troppo presto per emettere giudizi. Con Kate ha invece un rapporto consolidat­o, gli piace perché trova in lei quel senso di responsabi­lità che Diana non aveva. Kate è un soldatino, fa ciò che serve alla famiglia reale. Perciò su di lei può contare. Ed è chiaro a tutti che, quando la regina verrà a mancare, sarà il pivot di Palazzo: Camilla non ama gli impegni pubblici».

Lei crede che Carlo sarà re o lo scettro passerà direttamen­te al figlio?

«Lo scettro può passare direttamen­te aWilliam solo se il padre muore. O se Carlo decide di abdicare, una volta sul trono. Ma il principe è un fanatico della monarchia ereditaria, condivide il senso di responsabi­lità della madre. Io perciò non ho affatto la sensazione che Sua Altezza possa abdicare, nemmeno se diventasse re a 80 anni. È un lavoro per il quale si è preparato tutta la vita e allora giocherà quel ruolo con molta più libertà di quanto farebbe un sovrano giovane. Regnerà in nome del multicultu­ralismo, lascerà Buckingham Palace e se ne andrà a Windsor. Preparerà insomma una nuova stagione monarchica».

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Antonio Caprarica, 67 anni, giornalist­a e scrittore
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