Chi sonodavvero i ragazzi-squalo?
I VENTENNI DI OGGI SONO ALLE PRESE CON UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE E SENZA PUNTI DI RIFERIMENTO. DEVONO ESSERE PRONTI A REAGIRE PER DIVENTARE LIBERI E RESPONSABILI
Sono i ventenni di oggi, raccontati così da Giacomo Mazzariol, loro coetaneo, già grande scrittore del libro bestsellerMio fratello rincorre i dinosauri (Einaudi 2016). Mazzariol, nel suonuovo romanzoGli squali (Einaudi 2018), descrive i ragazzi e le ragazze di oggi proprio come squali. Non nel senso della pericolosità del predatoremarino, quel terrificante protagonista del celebre filmdel 1975, Lo squalo, appunto. Bensì come animali che, nell’oceanico mondo moderno, dunque anche nell’oceano del mondo virtuale e delle nuove tecnologie,
si muovono con la rapidità e con l’istintodi chideveabituarsi a trovarepunti di riferimento e di orientamento in un mondo sempre più complesso,
privo di costanti e competenti punti di riferimento adulti (familiari, educativi, sociali). Devono farlo senza soccombere al profondo, oscuro male delle dipendenze, prima fra tutte quella da internet. Devono farlo senza spaventarsi per la quantitàinarrestabiledi informazioni, suggerimenti, provocazioni, suggestioni, modalitàdi comportamentoesibitive, pericolose, violente, illegali cheilWeb- pureassiemeaottime cose - continuaaveicolare, senzamediatori e senzaregole.
Ecco perché, per i “ragazzi-squalo”, è necessario essere grintosi, pronti all’impresa, disinvolti, laddove quella mascheradiventa, per loro, necessaria a tenere testa e a intuire come orientarsi tra le tante “correnti”.
E a capire come riuscire ad acquisire, a far prevalere e ad alimentare, in tanta complessa, indistricabile giungla di stimoli, la capacità di essere «liberi, coraggiosi e responsabili». Per essere, se possibile, felici.