PAOLO VERONESI
PROFESSORE, SERVE VACCINARSI ANCHE PER UNA BANALE INFLUENZA? NON LE SEMBRA UN ECCESSO DI “MEDICALIZZAZIONE”? Martina S., Lecco
Cara Martina, l’influenza, a differenza di quanto si possa pensare, non è mai banale. Certamente ci sono persone più vulnerabili e altre meno, ma questo non significa sia giusto sottovalutare un’infezione virale. Una delle migliori strategie per evitare di passare dei giorni a letto debilitati è la vaccinazione. Il vaccino antinfluenzale mediamente può proteggere una persona adulta nell’ 85% dei casi. Anche se la vaccinazione è consigliata a tutte quelle persone che vogliono evitare la malattia, ci sono particolari categorie in cui è fortemente
consigliata. Sto parlando degli anziani over- 65, dei bambini, delle donne incinte nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e, più in generale,nerale quelle persone affette da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza. Non solo, dovrebbero vaccinarsi anche tutti coloro i quali lavorano a stretto contatto con i bambini e chi presta servizio nelle strutture ospedaliere. Vaccinarsi non è affatto una questione puramente personale: più persone si immunizzano e maggiore sarà il contenimento del virus. Non fermiamoci però alla sola vaccinazione se vogliamo prevenire il contagio. Il virus si trasmette per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Ricordiamoci di lavare frequentemente
le mani. Unendo queste due strategie (vaccinazione e igiene personale), il rischio di contrarre il virus è minimo.