Il decalogo degli esperti: tanta acqua, verdure e cereali integrali, poco sale e attenti ai farmaci
1Fate due test per sondare la loro salute.
I reni si ammalano in modo silenzioso. « Oltre a misurare la pressione arteriosa, dopo i 40 anni bisogna eseguire una volta l’anno un esame delle urine per verificare la presenza di sangue e proteine, spie di infezioni o di un danno, e sottoporsi a un esame del sangue per dosare la creatinina, parametro che indica se i reni filtrano bene», raccomanda Loreto Gesualdo, professore ordinario di Nefrologia all’Università di Bari e presidente del Sin.
2Tenete in equilibrio la flora batterica intestinale.
Se i batteri “cattivi” prendono il sopravvento, più sostanze tossiche arriveranno ai reni che saranno sottoposti a un super-lavoro. Favorite allora la crescita dei batteri “buoni” (Lattobacilli e Bifidobatteri) mangiando cibi ricchi di prebiotici, come i cereali integrali e i legumi, e inulina, presente in carciofi, cicoria, carciofi, cipolle, scalogno, aglio, chicchi di grano, avena, orzo e soia.
3Assumete una giusta quantità di proteine, senza esagerare.
«Ne basta meno di un grammoper ogni chilo di peso corporeo, distribuite nell’ arco della giornata», sottolinea Giuliano Brunori, direttore del Dipartimento diNefrologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento e vice-presidente del Sin. «Una persona che pesa 65 kg potrà pertanto assumere quotidianamente circa 50 grammi di proteine pari a 250g di pesce azzurro, a un etto e mezzo di bresaola o a 200 grammi di lenticchie secche».
4Preferite le proteine vegetali.
Producono meno fosfati e scorie azotate, prodotti di scarto che sovraccaricano i reni. Bilanciatele dunque con quelle animali, ma anche tra loro: un piatto di cereali e legumi, come pasta e fagioli, riso e lenticchie, farro e ceci, fornirà gli amminoacidi che il vostro organismo non produce.
5Mangiate alimenti salva- reni.
«Le noci, i semi di lino, il pesce azzurro come sarde, alici, sgombri e salmone,
ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3, la frutta secca, i cereali e i legumi, che apportano Omega 6, la frutta rossa, che contiene tanti polifenoli (serve una porzione da 150 grammi al giorno), e le verdure crude (quattro porzioni da 200 grammi al giorno) aiutano amantenere in buona salute l’endotelio, il tessuto interno dei vasi sanguigni compresi i glomeruli, quel groviglio di piccolissime arterie, che sono le unità filtranti dei reni», dice Elena Dogliotti, biologa e specialista in Scienze dell’ alimentazione.
6Moderate il sale nella dieta.
L’ideale sarebbe rimanere al di sotto dei 5 grammi al giorno, paria mezzo cucchiaino da caffè, per evitare l’ ipertensione arteriosa che fa perdere elasticità all’endotelio, il sottile rivestimento interno dei vasi sanguigni, favorendo la perdita di funzionalità dei reni.
7Evitate le diete sbilanciate.
Carboidrati, proteine e grassi nelle giuste quantità devono essere presenti nel singolo pasto: le calorie prodotte dai primi ci permettono di assimilare le seconde senza procurare carichi di lavoro momentanei ai nostri reni.
8Bevete ogni giorno circa un litro e mezzo di acqua:
favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione delle scorie e consente d’introdurre anche preziosi elettroliti, come il bicarbonato di calcio, che abbassa il pH tra 6 e 7 e protegge i reni dai calcoli.
9Non abusate dei farmaci,
soprattutto degli antinfiammatori non steroidei (Fans), perché a lungo andare possono alterare il flusso di sangue ai reni, e moderate i diuretici: un loro uso eccessivo può portare all’eliminazione di troppa acqua e pertanto alla disidratazione.
10Praticate un’attività fisica con regolarità.
Oltre a correre o fare palestra, ci si può concedere una passeggiata di 20-30 minuti ogni giorno. Diminuirà il rischio d’ipertensione e di diabete, i nemici numero uno dei reni.