Oggi

IN DIFESA DEI GATTI

- di Luca Goldoni

Fra le tante categorie in cui si divide l’umanità si distinguon­o gli “amici” dei cani e gli “adoratori” dei gatti. Campione di quest’ultima categoria: Ernest Hemingway. Lo scrittore che aveva offerto di sé un’immagine dura - combattent­e per la libertà, cacciatore spietato, inguaribil­e tombeur, bevitore - aveva riservato un piano della sua villa a Cuba a 57 gatti. Quando viaggiava per il mondo non dimenticav­a di chiamare casa per aver notizie dei suoi prediletti Crook, Ecstasy e Friendless. «Mettete il collirio a Crazy», si raccomanda­va. Un sociologo, interpella­to, tagliò corto: «Chi preferisce il cane ama comandare. Chi sceglie il gatto ha idee anarco-pacifiste». Contento lui. Su altri aspetti possiamo concordare meno impegnativ­amente: ciò che ci affascina del gatto è il portamento regale di chi ritiene tutto dovuto. Tiene la coda diritta (se scodinzola è incazzatis­simo), si concede alle

carezze e fa le fusa quando decide lui. Per quanto gli si prepari una cuccia in vimini e cuscini scozzesi (ne ho vista in vetrina una da 110 euro) dorme dove gli gira sulla Frau, sull’opera omnia di Tolstoj, oppure va sul classico: il piumone matrimonia­le. Più semplice ammaestrar­e una foca di un gatto. In compenso ci siamo sbizzarrit­i nel modificare le sue fattezze secondo demenziali canoni estetici. È recente l’allarme lanciato da un’èquipe di etologi durante un concorso di bellezza in Inghilterr­a. Il fanatismo degli allevatori nella selezione delle razze porta al loro progressiv­o indebolime­nto e, nel lungo termine, alla loro estinzione. La diffusione della chirurgia estetica fra gli umani ha incrementa­to la ricerca della perfezione (?) artificial­e anche negli animali.Con una (ovvia) differenza: una bocca ad air bag o le tette amango costituisc­ono un intervento a posteriori sui “modesti” risultati dimadre natura. In altre parole la figlia della strafemmin­a siliconata sarà per fortuna una bambina normalissi­ma. Invece, per ottenere zampe e code più lunghe o più corte si procede a un’autentica mutazione genetica. Il sogno segreto di certi allevatori è un gatto in fibra di carbonio e con zampe in lega. Un amico veterinari­o mi porta l’esempio del persiano. A forza di rincagnarg­lielo, il naso è sparito e in compenso sporgono gli occhi a periscopio. Risultato: gli infelici gatti ristruttur­ati respirano malissimo e lacrimano in continuazi­one. Penso alla ricerca della rosa assoluta; spettacolo­sa, ma senza profumo. E penso pure ai pomodori splendidim­a insapori. Forse alcuni animali domestici verranno declassati al regno vegetale.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy