ALESSANDRA GRAZIOTTIN
CARO PROFESSORE, IL MIO MEDICO MI HA DETTO CHE SONO IN UNA CONDIZIONE DI PRE-DIABETE. MI HA SUBITO CONSIGLIATO DI SMETTEREDI FUMARE. MACHE COSA C’ENTRANO LE SIGARETTE CON IL TROPPO ZUCCHERO NEL SANGUE?
Caro Luigi, a differenza di quanto si possa credere, fumo e diabete hanno più legami di quanto si pensi. Il fumo, insieme a fattori genetici e all’obesità, è stato riconosciuto come fattore di rischio per lo sviluppo dell’insulinoresistenza, la bassa sensibilità delle cellule all’azione dell’ormone insulina da cui il diabete di tipo 2 può avere origine.
Per chi ancora non è diabetico, quindi, il fumo può favorire l’insorgenza anticipata della malattia. Il fatto di essere in prediabete significa che nel breve termine, senza un’adeguata correzione degli stili di vita, questa condizione è destinata ad evolvere in diabete. Per quanti invece sono già diabetici, il fumo può aggravare le complicanze, specie quelle cardiovascolari. Le sostanze tossiche del fumo e il diabete, infatti, agiscono in modo molto simile sull’apparato cardiocircolatorio: sia gli alti livelli di glucosio caratteristici del diabete sia il fumo danneggiano le pareti delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Quando ciò avviene la capacità del vaso sanguigno si riduce producendo molte conseguenze: maggior rischio di ictus, infarto, disfunzione erettile emalattie renali. Si stima che per un diabetico che fumi le probabilità di sviluppare queste complicanze siano doppie rispetto a unn malato non fumatore. Attività fisiica, dieta equilibrata e, se serve, utilizzo di farmaci specifici possoono rallentare l’evoluzione della malattia.