Oggi

« Ma a mia figlia non riescomai adirebuona­notte »

«IL LAVORO MI SPINGE A RIMANE REAL RISTORANTE FINO A TARDI», DICE IL SUPER CUOCO, «E COSÌ CI PENSA LAMAMMA». «I SUOI DESIDERI? CAMILLA ORA CHIEDE UN FRATELLINO»

- Di Lavinia Capritti - foto Massimo Sestini

Camilla Maria indossa il vestito delle grandi occasioni, celeste, perbenino e da famiglia vecchio stampo. Guarda in alto estasiata. E ne ha ben ragione: ha quattro anni e per la prima volta posa per un giornale. Fotografat­a anche da un drone. Camilla è la figlia dello chef Davide Oldani, il cuocopop superstar. EDavide, con la sua divisa inamidata, la sta tenendo stretta tra le braccia. Anzi, il termine «tenerla tra le braccia» è un eufemismo: la avvolge letteralme­nte. Appare il papà più orgoglioso al mondo e a dire il vero ha le sue ragioni: Camilla ha un visetto che intenerisc­e. Più in là, ma fuori dal set fotografic­o con e senza drone, c’è lamoglie Evelina, viso dolcissimo e fare deciso. E se vi sembra che ci sia troppa carineria in queste descrizion­i è perché non avete visto da vicinomamm­a e figlia. Oldani no. Oldani non è carinissim­o e neppure pop perché ha il piglio delmanager. È uno spilungone serio, un po’ timido, ottimo cuoco ovvio, ed è perennemen­te impegnato. Nei 40minuti dell’intervista lui riesce a parlare in francese al telefono, dare appuntamen­ti di lavoro e consegnare il suo celebre panettone. Ha appena scritto un libro, Le D’Onne lo sanno (parafrasan­do il suo ristorante che si chiama D’O), nel quale chiacchier­a con le amiche famose, dalla Pellegrini alla Capotondi. Ma noi non siamo qui per chiedergli delle famose, ma di Camilla che, nel frattempo, è andata all’asilo accompagna­ta dalla mamma (e senza più il vestito celeste delle grandi occasioni). Oldani, che tipo è sua figlia? « Indecifrab­ile a quell’età. q Diciamo che c dipende da come m si alza, il più delle d volte morbida, non n rognosa. Fa il giusto g capriccio che dovrebbe d fare un bambino b perché non mi fa arrabbiare, tipo quando pretendo un bacio e lei è assonnata. Alla fine parliamo». E lei che tipo di padre è? «Nonlo so, prima la cercavoma leinon mi calcolava, invece da sette - ottomesi mi cerca, mi dice “mi sei mancato”. Non so se perchémi sono ammorbidit­o io o ha capito l’importanza del papà».

Ormai porta Camilla all’asilo tutti i giorni, ma ha confessato che un tempo le sembrava complicato. Come siamo messi con il bacio della buonanotte? «Tocca di più alla mamma, il lavoro del cuoco ti spinge a stare dentro il ristorante».

« PUÒ MANGIARE QUEL CHE VUOLEMAC’È UNA REGOLA: SOLO PRODOTTI DI STAGIONE »

Sua figlia è una nativa digitale: la sua posizione sull’uso di cellulari e iPad? «La manualità l’ha, il permesso da parte mia ed Evelina pure. Lo può usare sì, ma con il giusto criterio, per ora guarda tutorial su come costruire case con il pongo. Il telefonino oggi è come il cioccolato: per far stare zitti i bambini gli si dà il cioccolato o il cellulare e li si lascia lì, ma è un brutto insegnamen­to: nonsipuò vivere di solo cellulare». E il papà dà il buon esempio? «Mi piacciono i social, ma non ne sono un assiduo frequentat­ore. Tutti parliamo di privacy e poi ci mettiamo in piazza. Non posso essere un asociale se voglio stare in questa società, ma i fatti miei raramente sono lì». Invece come chef fa assaggiare a Camilla i suoi piatti? «Figuriamoc­i! Mia figlia fa quel che cavolo che vuole, non voglio essere quello che dà da mangiare alla figlia. L’unica cosa che è pregata di osservare, perché in casa è così, è la stagionali­tà del prodotto. Anche all’asilo: l’ho scelto perché la cucina è pulitissim­a, sembra una sala operatoria». Il primo piatto che ha assaggiato cucinato da lei? «Il mio risotto con lo zafferano». E c’è qualcosa di suo che ha assaggiato e dopo ha storto il naso? «Le ho fatto assaggiare, anzi odorare il tartufo, il profumo è un po’ violento. Ma è un sapore che dovrà conoscere perché è parte della cultura italiana». Quante ore lavora lei? «Èlamia vita, non è lavoro. Quindi io lavoro da quandomi alzo alle sette fino all’una di notte. Sono lavoro e casa». E con Camilla, mi dica chi di voi due fa il genitore buono e chi quello cattivo? «Secondo me la “guardia” è più Eve-

lina e la sta facendo inmodo egregio. A casa mia la guardia era mio padre; miamadremi concedeva più cose e se doveva essere severa lo faceva senza urlare, senza le pedate nel culo di mio padre. Che, però, spesso e volentieri, ci volevano pure...». La più classica delle domande: desiderio di altri figli? «Sì, perché no. Però, sa… Inshallah ». Camilla ve lo sta chiedendo? «Un paio di volte, un fratellino». Una curiosità: il nome Camilla? «Camilla Maria...». Sì, Camilla Maria. So che lei, Oldani, ha Maria come secondo nome e continuate la tradizione. «Eravamo indecisi sui nomi, ne volevamo uno dirompente come Ancilla. Camilla è nata due giorniprim­a e ci ha presi in contropied­e. Eravamo nell’ascensore dell’ospedale e questo nome ci è sembrato giusto». Camilla è una bambina che fa tutto o può essere pigra? «Fa tennis, nuoto e danza. Lei adora lo sport». Merito della Pellegrini, una delle sue amiche che è nel libro? «Federica è solare, competitiv­a, vincente. Ma a 16 anni io ero un calciatore di C2 e l’amore di mia figlia per lo sport arriva da me: io non ho mai mollato, sono uno tenace». ( Oldani ripete spesso che la cucina è un “ripiego”, dopo una tibia e un pe- rone spaccati. C’è quasi da essere felici che si sia fatto male da ragazzo). A proposito della Pellegrini: le ha confidato che non riesce a fare neppure la spesa lentamente. E lei? «Mi piace vivere in modo intenso, è molto breve la vita». Torniamo a Camilla: vaccini sì, vaccini no? «Vaccini sì, assolutame­nte sì. Il cibo e la medicina aiutano l’uomo, ci mancherebb­e fosse il contrario». Un’ultima domanda un po’ bizzarra: ma l’odore di Camilla qual è? «Non ha odori, in lei tutto è profumo. Che meraviglia essere un bambino o una bambina: sei gentile, non hai la testa gonfia di stupidate, rispetti gli altri, sei solare perché non hai ancora capito come è ilmondo. Ah, se tutti noi potessimo rimanere così».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? «Non mi cercava, ora dice “mi manchi”»
«Non mi cercava, ora dice “mi manchi”»
 ??  ?? «Mamma Evelina è una buona “guardia”»
«Mamma Evelina è una buona “guardia”»
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy