Oggi

LUCA BOTTURA

L’ ITALIA HA QUASI 2.500 TONNELLATE DI RISERVE AUREE. PIÙ DINO IN EH ANNOSO LOGLI STATI UNITI, LA FRANCIA E IL FONDOMONET­ARIO INTERNAZIO­NALE

- Marco Fratini caporedatt­ore Economia ed Esteri Tg La7

Un bel fico secco. E potrebbe anche starci, visti i tempi in cui celebriamo quotidiana­mente nozze con i fichi secchi. Ma come, si è detto qualcuno, abbiamo tutto questo oro e non lo usiamo per ridurre il nostro debito pubblico? Sembra verosimile e, del resto, con quasi 2.500tonnell­ate, la nostra riserva aurea è la quarta

del mondo, dopo Stati Uniti, Germania e FondoMonet­ario Internazio­nale. Peccato che non sia proprietà del Governo, ma della Banca d’Italia. E, anche volendo insistere sulla suggestion­e di un esproprio proletario, vendendolo tutto, incasserem­mo un’ottantina di miliardi di euro che, al massimo, compensere­bbero

meno del 5% del nostro immane indebitame­nto statale. Poi, nel momento in cui volessimo venderlo, una quantità tale riversata all’improvviso sul mercato ne farebbe scendere il prezzo, con buona pace di chi crede nell’oro come bene rifugio. E di chi bussa al “monte dei pegni” per liquidare il suo Rolex o la sua catenina. Giusto anche chiedersi, allora, per carità, che cosa se ne faccia comunque laBanca d’Italia con tutto questo oro. Semplice: a fronte di poco ingombro, èuna sicurezza, anche se più emotiva che tecnica. Non è più un requisito per stampare moneta (com-

pito, ormai, della Banca Centrale Europea) e non determina la solidità di

un Paese. Però affascina: può essere scambiato con facilità, perché tutti lo accettano, sanno cos’è e quanto vale. Sarebbe bello poter dire la stessa cosa, in questo frangente storico, dei titoli di Stato. Ma così non è.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? NEL CAVEAU Roma. Il caveau della Banca d’Italia dove sono conservati i lingotti d’oro.
NEL CAVEAU Roma. Il caveau della Banca d’Italia dove sono conservati i lingotti d’oro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy