MARIA VENTURI
NESSUN RAPPORTO È UN’ ISOLA. E, SE VISI INTRODUCONO PARENTI OSTILI, FALSI AMICI E COLLEGHI SLEALI, BISOGNA METTERE IN CONTO SUBDOLE TENSIONI
io e mio marito ci siamo conosciuti cinque anni fa, quando ero fidanzata con suo cugino, ma la passione per me ha cancellato i sensi di colpa e le nostre diversità: io sono decisa, sicura e con una forte personalità. Ci sposiamo due mesi dopo e io avverto l’avversione della sua famiglia, dei suoi colleghi e dei suoi amici. Sottovaluto il suo attaccamento alle radici: la malevolenza contro di me gli viene inoculata per anni con critiche, episodi inventati o montati. Arrivo al presente. Questo stillicidio ha spento la sua passione per me, sono indignata e non so che fine farà il nostro matrimonio.
Barbara, Salerno
Una donna con una forte personalità, sicura di sé, abituata a dire quello che pensa e a fare le scelte che vuole o suscita ammirazione oppure istintivo rigetto. Quest’ultimo è il caso tuo, e un minimo di spiegazione c’è. Le famiglie tendono a diffidare dei colpi di fulmine, e quello del tuo uomo è stato decisamente spiazzante: due mesi gli sono bastati per conoscere e sposare la fidanzata del cugino.
Nessuna esitazione e nessun senso di colpa: qui si è schierato tutto il parentado dei due, con l’aggiunta di colleghi e amici. Grande imputata tu, la manipolatrice, l’arrogante, la superdonna che se ne frega di critiche e bla-bla-bla. La realtà è che non hai voluto scendere a certi livelli per difenderti.
Hai però sottovalutato il potere corrosivo della maldicenza, lo stillicidio delle critiche, l’epica degli episodi inventati. È come la goccia che scava la pietra: alla fine tuo marito ha ridimensionato l’immagine che aveva di te. Francamente non mi sembra un gigante, e scorgo in te più delusione che sofferenza. A sua difesa va detto che nessuna coppia è un’isola e capita a molte di sfasciarsi per certe intrusioni barbariche.
Un conto in sospeso
Licenziato e poi riciclato guadagno 1.400 euro al mese, quanto basterebbe a un separato per vivere dignitosamente. Ma il giudice ha stabilito che oltre a lasciare a mia moglie la casa di mia proprietà devo versarle 500 euro al mese per il mantenimento di nostro figlio. Lei è di famiglia benestante e lavora con il padre. Non poteva risparmiarmi questa mortificazione? Devo tornare a vivere dai miei genitori o a casa della donna con cui non mi sento ancora di convivere?
Alfredo, Como Questo cenno finale fa intuire che l’infedeltà non sia stata estranea alla separazione voluta da tua moglie. E che ora te ne faccia pagare il conto: le alternative ne fanno parte.
Beata certezza
Ho 25 anni e da 18mesi amo un 27enne che si definisce cinico, disfattista e chiuso a ogni emozione. Anche se afferma che il legame con me è solo sessuale perché non si è mai innamorato di una donna, con lui sto bene e sono certa che si legherà a me! Con che cuore posso demolire questa tua certezza? Sono rassicurata dall’apprendere che, comunque, con lui stai bene anche così.
MOLTI NEMICI MOLTO ONORE: PURCHÉ SIANO PERSONE DEGNE DI MERITARE RANCORE O DI ESSERE COMBATTUTE